È una requisitoria molto lunga e articolata quella del procuratore aggiunto di Reggio Calabria. Cinque udienze piene nel corso delle quali il pubblico ministero ha ricostruito nel dettaglio quanto avvenuto fra il 1990 e il 1994, quando, nel mese di febbraio si conclusero gli attentati nei confronti dei carabinieri.

Le richieste

Le richieste di pena per quelli che vengono considerati i mandanti: per il mammasantissima di Melicucco, Rocco Filippone ergastolo con isolamento diurno pari ad anni tre, per il boss di Brancaccio Giuseppe Graviano ergastolo con isolamento diurno per tre anni. 

Vertici presenti in aula

Nella giornata odierna, nell’aula bunker di Viale Calabria, sono presenti giunti tutti i vertici della magistratura, con in testa il procuratore nazionale antimafia Federico Cafiero de Raho, ex procuratore capo di Reggio Calabria che, assieme al procuratore Lombardo, ha voluto e istruito il processo ‘Ndrangheta stragista. E poi anche il procuratore capo di Reggio Calabria, Giovanni Bombardieri e il sostituto procuratore Walter Ignazitto che ha sostenuto parte dell’intervento dell’Ufficio di Procura. Anche sul fronte delle forze dell’ordine, è da registrare la presenza in aula del questore di Reggio Calabria, Maurizio Vallone e del capo della Squadra mobile di Reggio Calabria, Francesco Rattà. Ma anche il comandante provinciale dell’Arma dei Carabinieri, colonnello Giuseppe Battaglia.

 

 

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