È considerato al vertice della omonima cosca di Roccabernarda e rientra tra gli indagati dell’inchiesta della DDA di Catanzaro denominata Basso Profilo
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Questa mattina, personale della sezione di polizia giudiziaria – aliquota Carabinieri – della Procura della Repubblica di Catanzaro e militari della compagnia carabiniere di Petilia Policastro, hanno proceduto, su delega del procuratore di Catanzaro – DDA – al sequestro di beni mobili e immobili, per un valore complessivo di circa un milione e cinquecentomila Euro, nei confronti di Antonio Santo Bagnato, detenuto, e della moglie Stefania Aprigliano.
Bagnato è considerato al vertice della omonima cosca di Roccabernarda (KR), è tra gli indagati dell’inchiesta della DDA di Catanzaro denominata Basso Profilo. Nel processo scaturito dall'operazione Trigarium contro la stessa cosca del comune Crotonese, è stato condannato a 24 anni e sei mesi di reclusione per associazione mafiosa e come mandante di un omicidio.
La lista dei beni sequestrati: 109 unità immobiliari, suddivisi tra terreni e fabbricati; azienda agricola di proprieta della Aprigliano e relativo compendio aziendale; un trattore; un rimorchio agricolo; alcuni fabbricati no censiti catastalmente; un’autovettura; 23 capi di bestiame; un conto corrente.