Il Tribunale amministrativo del Lazio ha fissato l'udienza di merito per il prossimo 2 dicembre chiedendo al ministero dell'Interno tutti gli atti e documenti in base ai quali è stato adottato il provvedimento
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Gli ex amministratori del Comune di Africo hanno proposta ricorso al tar contro lo scioglimento per infiltrazioni mafiose. Per questo motivo, entro tre mesi il ministero dell'Interno dovrà consegnare al Tribunale amministrativo del Lazio tutti gli atti che a dicembre scorso hanno portato allo scioglimento del Consiglio comunale di Africo, in provincia di Reggio Calabria per presunte infiltrazioni della criminalità organizzata.
La decisione arriva nell'ambito di un ricorso amministrativo proposto dall'ex amministrazione comunale del centro reggino con in testa l'ex sindaco. Il Tar ha considerato che «le esigenze cautelari rappresentate dalla parte ricorrente possono essere adeguatamente tutelate mediante la sollecita fissazione dell'udienza di merito, sede nella quale potranno essere compiutamente affrontate le complesse questioni dedotte in ricorso», e rilevato che, proprio ai fini della decisione di merito «è necessario acquisire, in forma integrale, gli atti istruttori, sulla base dei quali è stato emanato il provvedimento impugnato» di scioglimento del Comune.
La conseguenza è l'ordine all'amministrazione di depositare «tutti gli atti e documenti in base ai quali è stato emanato il decreto impugnato». Tutti gli atti richiesti andranno depositati «in versione integrale e privi di omissis, fermo il rispetto delle cautele imposte dalla natura classificata del testo che l'Amministrazione è tenuta ad osservare». L'udienza di merito è stata fissata per il prossimo 2 dicembre.
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