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Il Tribunale collegiale di Vibo Valentia, presieduto da Lucia Monaco (Pia Sordetti e Giovanna Taricco a latere), dopo oltre cinque ore di camera di consiglio, ha emesso pochi minuti fa le sentenze a carico di 14 degli imputati del processo “Romanzo criminale” a carico del clan Patania di Stefanaconi.
Si conclude dunque in primo grado il procedimento nato dall’omonima operazione coordinata dalla Dda di Catanzaro e che ha visto gli imputati accusati a vario titolo di associazione mafiosa, usura, estorsione, danneggiamenti, detenzione e porto illegale di armi da fuoco.
Gli omicidi ed i tentati omicidi, consumati nell'ambito della faida che ha visto contrapposti i Patania al clan dei Piscopisani da un lato e gli stessi Patania alla consorteria dei Bartolotta-Calafati-Meddis di Stefanaconi dall'altro, sono già stati oggetto di un separato processo a Catanzaro nato da altra operazione antimafia denominata "Gringia".
Questa la sentenza e fra parentesi le richieste di condanna formulate dal pubblico ministero Andrea Mancuso:
Giuseppina Iacopetta, vedova di Fortunato Patania, (14 anni la richiesta del pm): 14 anni
Saverio Patania (15 anni): 15 anni
Salvatore Patania (18 anni): 15 anni
Giuseppe Patania (19 anni): 16 anni
Nazzareno Patania (15 anni): 12 anni
Bruno Patania (15 anni): Assolto
Andrea Patania, cugino dei cinque fratelli Patania (12 anni): 9 anni
Cosimo Caglioti (16 anni): 13 anni
Caterina Caglioti, moglie di Nazzareno Patania (12 anni): 12 anni
Nicola Figliuzzi (12 anni): Assolto
Cristian Loielo (12 anni): Assolto
Alessandro Bartalotta (14 anni): 10 anni
Francesco Lopreiato (16 anni): Assolto
Ilya Krastev (2 anni): Assolto
In basso da sinistra verso destra: Giuseppe Patania, Bruno Patania, Andrea Patania, Cosimo Caglioti