Così il candidato alla Regione per il centrodestra ha commentato l’operazione di questa mattina coordinata dalla procura antimafia
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«Ci troviamo a dover commentare, nostro malgrado, vicende che con la sanità e con la salute dei calabresi non hanno nulla a che vedere. Sosteniamo, ovviamente, l’azione della magistratura per scovare il malaffare, ma allo stesso tempo rivendichiamo il nostro garantismo, e dunque nessuna condanna mediatica prima che i fatti vengano accettati nei tre gradi di giudizio». Così il candidato alla Regione per il centrodestra ha commentato l’operazione di questa mattina coordinata dalla procura antimafia denominata Inter nos che ha portato all'arresto del consigliere regionale Nicola Paris.
«Una cosa è certa, il commissariamento della sanità nella Regione - 12 anni consecutivi di governo imposto da Roma - oltre a non risolvere i problemi storici della nostra terra, non è servito neanche a contrastare la criminalità organizzata. L’unico modo per limitare fenomeni di questo tipo è quello di puntare con determinazione sull’efficienza».
«Solo investendo su persone competenti e su strutture di qualità - quello che in questi anni i commissari non hanno mai fatto -, e rafforzando i controlli, si possono tenere ai margini le cosche. Noi percorreremo entrambe queste strade, perché siamo convinti che il successo della nostra azione di governo sarà tale solo se riusciremo a riformare davvero la sanità in Calabria».