L’uomo è stato condannato in appello a 12 anni di carcere nel processo nato dall’operazione Johnny
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Nella mattinata odierna la Direzione investigativa antimafia, su disposizione del tribunale di Catanzaro, ha eseguito un provvedimento di sequestro di beni mobili ed immobili nella disponibilità di un imprenditore edile catanzarese, Leonardo Catarisano di Borgia.
Lo stesso era stato già tratto in arresto nell’ambito dell’operazione antimafia denominata Johnny in quanto ritenuto reggente di una nota consorteria ‘ndranghetista operante sulla fascia Ionica catanzarese; posizione recentemente confermata in appello con una condanna a 12 anni di reclusione per il reato di associazione di tipo mafioso.
Il provvedimento trae origine da una proposta di applicazione di misura di prevenzione elaborata dal direttore della Dia sulla base delle risultanze di accertamenti relativi al periodo 2007/2017.
In dettaglio gli investigatori, operando una precisa ricostruzione contabile, sarebbero stati in grado di evidenziare una rilevante sproporzione tra i beni posseduti ed i redditi dichiarati dallo stesso e dai propri familiari, valorizzando altresì molteplici indizi indicativi della provenienza illecita dei beni stessi.
Alla luce di quanto segnalato il tribunale di Catanzaro ha formulato nei confronti dell’imprenditore un giudizio di pericolosità sociale qualificata e ha disposto il sequestro del suo patrimonio costituito dal capitale sociale e compendio aziendale di 2 società operanti nel settore edile ed immobiliare comprendenti 1 magazzino, 1 terreno e 5 conti correnti, nonché un ulteriore terreno, 7 disponibilità finanziarie e 2 polizze vita per un valore complessivo di oltre 2 milioni di euro.