Deve scontare una condanna a 15 anni per traffico di droga e possesso di armi: aveva chiesto di essere detenuto in un penitenziario di Stato, invece dovrà restare in una prigione federale
Tutti gli articoli di Cronaca
PHOTO
La Corte Suprema del Brasile (Stj) ha respinto la richiesta avanzata dalla difesa del noto esponente della 'ndrangheta calabrese, Patrick Assisi, di essere trasferito a un carcere di Stato.
In questo modo Assisi rimarrà nel Penitenziario Federale di Brasilia dove deve scontare una condanna a 15 anni della giustizia brasiliana per traffico di droga e possesso di armi. Per il giudice i fatti per cui è stato condannato Assisi «giustificano ampiamente la sua permanenza nel sistema penitenziario federale».
Assisi, originario del Canavese, è stato arrestato nel 2019 in un'operazione congiunta della polizia brasiliana ed italiana, insieme al padre Nicola Assisi. I due, considerati veri e propri broker della cocaina tra il Sudamerica e l'Italia, si trovavano in un attico di lusso a Praia Grande, sulla costa di San Paolo. Nell'occasione erano state rinvenute munizioni, cocaina, pacchi di euro, dollari e 770.000 reales (150.000 euro circa), oltre a diversi cellulari e documenti falsi.