Ivan Barone ha deciso di collaborare con la giustizia il 6 settembre scorso quando ha iniziato a parlare con i magistrati antimafia. Una scelta che i suoi stretti congiunti non hanno condiviso
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I familiari di Ivan Barone prendono le distanze dal loro congiunto che dallo scorso 6 settembre ha avviato un percorso di collaborazione con la giustizia. In una breve nota alla nostra redazione, la famiglia Barone «non condividendo tale valutazione personale sulla scelta di vita che intraprenderà, comunica che intende dissociarsi da ogni affermazione che farà parte dei suoi interrogatori, non avendo alcuna cognizione di quanto dichiarato e della relativa veridicità in relazione a ogni situazione che sarà rappresentata all’autorità giudiziaria».
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Barone è sospettato di aver fatto parte del gruppo di spacciatori guidati dai fratelli Abbruzzese e, in quanto tale, è rimasto coinvolto nel blitz antimafia del primo settembre 2022. Cinque giorni dopo il suo arresto, ha deciso di pentirsi, ma la notizia della sua decisione è diventata di dominio pubblico solo nelle scorse ore, in occasione della chiusura della indagini preliminari.