Depositati alcuni verbali del neo collaboratore di giustizia Nicola Acri alias “Occhi di ghiaccio” nell’ambito del processo denominato “Stop”, in corso di celebrazione dinanzi la Corte d’Appello di Catanzaro dopo il rinvio per nuovo esame disposto dalla Cassazione per alcuni degli imputati.

Numerosi gli omissis contenuti nei verbali prodotti dal procuratore generale Sforza, nei quali Nicola Acri si sofferma sul fenomeno associativo nel territorio di Rossano, specificando alcune circostanze oggetto dell’inchiesta e indicando anche qualche nuovo elemento. Massimo il riserbo sui contenuti, mentre non si esclude che alla prossima udienza del 6 luglio venga avanzata la richiesta di sentire il neo collaboratore.  

L'operazione istruita dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro, prese le mosse dal maxiprocesso “Ombra” e venne portata a termine nel giugno 2013. Tra le principali ipotesi accusatorie, l’esistenza di una associazione che, secondo gli inquirenti, si sarebbe inserita nell’imprenditoria di tutta l’area della provincia di Cosenza e anche altrove. In particolare: nel settore della distribuzione di caffè torrefatto e prodotti derivati, nel settore degli appalti di servizi di vigilanza, nella distribuzione di prodotti da forno e di altri generi alimentari, nel noleggio di videogiochi di genere illecito e non, con la costituzione di una serie di imprese che avrebbero, ‘ndranghetisticamente, assunto posizioni  di monopolio, costituite e continuamente finanziate col provento dei crimini organizzati ed eseguiti dall’associazione.

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