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I carabinieri della compagnia di Tropea, diretti dal capitano Francesco Manzone, in collaborazione con i colleghi del comando provinciale, hanno arrestato il latitante Salvatore Tripodi. Esponente di spicco dell’omonima famiglia di Vibo Marina, affrancatasi dal clan Mancuso e federatasi con il clan dei Piscopisani, era sfuggito alla cattura nell’ambito dell’operazione coordinata dalla Dda di Catanzaro che aveva portato all’arresto degli esecutori materiali dell’omicidio di Fortunato Patania. Tripodi è stato localizzato in un covo a Zambrone. Era in compagnia di due sodali, entrambi arrestati nel corso del blitz degli uomini dell’Arma.
Uno dei due è il fratello del collaboratore di giustizia Raffaele Moscato, le cui rivelazioni sono state decisive per ricostruire in maniera dettagliata i retroscena dell’omicidio del boss di Stefanaconi Fortunato Patania, la cui morte diede inizio ad una cruenta guerra di mafia alimentata dietro le quinte dal superboss Luni Mancuso detto “Scarpuni”, deciso a sbaragliare il cartello Tripodi-Piscopisani.