All'età di 81 anni è ritenuto dagli inquirenti uno degli elementi di spicco delle cosche del Vibonese. Avrebbe violato la sorveglianza speciale
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I carabinieri hanno tratto in arresto per violazione della sorveglianza speciale il boss Antonio Mancuso, 81 anni, di Limbadi. Gli viene contestato di essersi abitualmente accompagnato ad un pregiudicato 66enne di Nicotera, Giuseppe Colombo. In particolare, è stato sorpreso dai militari dell’Arma in compagnia di tale soggetto il: 20 marzo scorso in contrada Gatto, il 22 marzo in via Foschea a bordo di un’auto, sempre il 22 marzo ma in tarda serata nei presi di un bar, il 29 marzo a bordo di un’auto guidata dallo stesso soggetto, quindi il 12 aprile scorso in via La Corte a Limbadi. Ad Antonio Mancuso, in forza del regime della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza, è vietato accompagnarsi a soggetti pregiudicati. Da qui il fermo da parte dei carabinieri e, in attesa delle determinazioni dell’autorità giudiziaria di Vibo Valentia, la sottoposizione agli arresti domiciliari. Antonio Mancuso, già condannato in via definitiva nel processo “Dinasty”, è attualmente imputato nel processo “Black money” in corso dinanzi alla Corte d’Appello di Catanzaro. In primo grado il Tribunale di Vibo Valentia l’ha condannato a 5 anni di reclusione a fronte dei 27 anni di carcere chiesti dalla pubblica accusa.