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La Direzione Investigativa Antimafia di Reggio Calabria, sotto la supervisione della Procura della Repubblica di Reggio Calabria, ha eseguito un decreto di confisca beni emesso dal locale Tribunale – Sezione Misure di Prevenzione - nei confronti Vitaliano Grillo Brancati, 57enne, nativo di Villa San Giovanni (RC).
L’uomo era stato tratto in arresto nell’operazione “Meta”, nella quale, nel giugno del 2010, con ordinanza emessa dal gip del Tribunale di Reggio di Calabria, fu disposta l’applicazione della custodia cautelare in carcere nei confronti di 42 soggetti esponenti della cosca Buda – Imerti, egemone nel comprensorio dei comuni di Villa San Giovanni (RC) e Fiumara di Muro (RC) e capeggiata dai noti Antonino Imerti, cl’48 e Pasquale Buda cl’56.
“Collettore di interessi economici”
In tale contesto investigativo, Grillo Brancati risultava indagato in quanto ritenuto essere il collettore degli interessi economici della menzionata consorteria criminale nel settore delle vendite all’incanto conseguenti a procedure fallimentari. Il procedimento giudiziario conseguente, dopo una condanna nel 2011 a 9 anni e 8 mesi di reclusione in primo grado, riformata nel 2013 a 5 anni e 6 mesi in appello, si concludeva infine, con sentenza depositata nello scorso febbraio 2017, dalla locale Corte d’Appello che, chiamata a pronunciarsi sull’annullamento con rinvio della Corte di Cassazione, ha assolto Grillo dai reati di concorso esterno in associazione mafiosa e di turbata libertà degli incanti.
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La Sezione Misure di Prevenzione nell’odierno provvedimento ha, tuttavia, ravvisato sussistenti nei confronti del Grillo, i requisiti di pericolosità sociale qualificata “per appartenenza alla ‘ndrangheta, nell’accezione valida nel giudizio di prevenzione, con un ruolo defilato ma prezioso… negli interessi della cosca legati al settore delle aste immobiliari”. L’Organo Giudicante sul versante patrimoniale ha confermato altresì la ricorrenza del presupposto indiziario della provenienza illecita dei beni accumulati nel tempo dal Grillo, oltre ad una vistosa sproporzione tra il patrimonio allo stesso riconducibile ed i redditi dichiarati.
Il patrimonio confiscato
Il patrimonio oggetto di confisca, che ammonta complessivamente a circa 2 milioni di euro, è costituito in particolare da: 7 immobili, tra cui 6 appartamenti di pregio ed un locale adibito ad uso commerciale ubicati in via Marina di Villa San Giovanni; un’imbarcazione da diporto a motore, modello Alpa 39 Patriot, della lunghezza di circa12 metri ; disponibilità finanziarie varie.