Il gip di Reggio Calabria ha scarcerato Domenico Giardino, finito lo scorso giugno nella maxi operazione della Dda di Reggio Calabria denominata Libera fortezza. Resta, però, il divieto di entrare nel territorio dei comuni di Polistena e Cinquefrondi. Il giudice per le indagini preliminari di Reggio Calabria  ha dovuto prendere atto delle conseguenze del pronunciamento del Tribunale del distretto il quale, accogliendo la tesi dell'avvocato Francesco Giuseppe Formica, aveva escluso lo scorso luglio che Giardino fosse uno dei tre capi promotori dell’associazione mafiosa colpita con l’operazione Libera fortezza e attiva nel territorio di Polistena.

 

Il tdl di Reggio Calabria, infatti, accogliendo la tesi del penalista polistenese, non solo aveva escluso il suo ruolo di capo promotore, ma pure la sua partecipazione all’associazione ed il reato di usura aggravata, reati che gli erano stati contestati al momento dell’arresto. Residuava pertanto l’ultima delle ipotesi delittuose ipotizzate dall’accusa, quella dell’esercizio abusivo del credito seppur con laggravante della mafiosità, per la quale però il giudice ha dovuto prendere atto della scadenza dei termini.