Il deputato di Alleanza Verdi Sinistra sulle comunicazioni tra Finanza e Guardia costiera la notte della strage: «Agghiacciante scaricabarile, è la conseguenza di una politica egoista e incapace»
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«Lascia impietriti il carteggio fra i vari corpi dello Stato sulla strage di Cutro, come emerge dalle testimonianze e dalle indagini dei carabinieri di Crotone. Lo sapevamo fin dal primo momento che quei 100 esseri umani potevano essere salvati, ma ora ci sono anche le prove e le testimonianze». Lo afferma, in una dichiarazione, Nicola Fratoianni, di Alleanza Verdi Sinistra dopo che sono state rese note le conversazioni tra gli operatori della Finanza e della Guardia costiera, contenute nell'informativa finale dei carabinieri e relative alla tragica notte del 26 febbraio 2023 in cui un centinaio di persone persero la vita davanti alle coste calabresi.
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«Così come è pure agghiacciante - aggiunge Fratoianni - lo scaricabarile fra i vari soggetti coinvolti, che conferma che tutto quanto accaduto è il frutto avvelenato e la conseguenza della politica di una classe dirigente al governo, cattiva, egoista, incapace. Che poi, pur di difendere i propri interessi, non ci pensa un attimo a sostenere e ad intrattenere chissà quali rapporti con quella feccia libica di cui il trafficante Bija recentemente assassinato a Tripoli era uno dei rappresentanti più emblematici. Una destra capace solo di fare la faccia feroce con i più deboli, come sta accadendo in queste ore nei confronti di Mediterranea, contro chi salva gli esseri umani».