Oggi la pubblicazione e la firma dell’editto da parte del vescovo Luigi Renzo. Al prelato è arrivato il ringraziamento di Antonio Nicolace, figlio della mistica: «È il primo devoto di mia madre»
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Il prossimo 6 aprile alle 17 partirà il processo di beatificazione di Natuzza Evolo. Una data particolarmente attesa dal nutrito popolo di fedeli che si rifanno al carisma della mistica di Paravati, puntualmente confermata nelle scorse ore dal vescovo Luigi Renzo con la firma e la pubblicazione dell’apposito editto. Nell’editto si sottolinea in particolare che “la fama di santità della Serva di Dio, mamma esemplare di cinque figli, è viva tra i fedeli di questa diocesi e aumenta sempre di più. Le sue virtù, che tutti ammirano - si aggiunge - il suo sconfinato amore per il Cuore di Gesù e per il Cuore Immacolato di Maria Rifugio delle anime, oltre che per i poveri e i bisognosi, l’accettazione della sofferenza eroica sul modello del Crocifisso, la sua fede incrollabile e il profondo senso di obbedienza alla Chiesa, ne sono la chiara testimonianza. Donna divinamente ispirata, ha intuito l’importanza del servizio di carità e della preghiera favorendo in spirito ecclesiale e con la generosa e fattiva collaborazione di sacerdoti e laici, sia la promozione di diverse opere di assistenza sociale (Centro anziani, Casa di cura ecc.), sia il moltiplicarsi di Cenacoli di Preghiera in diocesi e in tutto il mondo”.
Nello stesso editto il vescovo miletese, come da prassi, invita formalmente “tutti coloro che fossero a conoscenza di qualche ostacolo, che possa essere discordante circa la fama di santità di detta Serva di Dio” a darne notizia a lui stesso e al postulatore incaricato padre Enzo Gabrieli “entro il 30 del mese di aprile 2019”. Altro invito, “a norma delle disposizione canoniche relative al caso”, viene infine rivolto a tutti coloro “che fossero in possesso di scritti (manoscritti, diari, lettere…) e ogni altro documento (video, audio…)” della mistica, affinché li mettano a disposizione del postulatore “in originale o in copie debitamente autenticate”.
Oggi, a stretto giro di posta, arrivano le parole di plauso e di ringraziamento nei confronti del presule miletese di Antonio Nicolace, uno dei cinque figli dell’umile donna calabrese, morta nel giorno di Ognissanti del 2009. Colui che teneramente veniva definito da Mamma Natuzza il “monello” di casa. «L’editto di oggi - afferma alla nostra testata il figlio della mistica - rappresenta l’ennesimo regalo che il nostro amato vescovo fa alla mia cara mamma, a noi figli naturali e ai suoi “veri” figli spirituali. Ancora una volta monsignor Renzo dimostra con i fatti, e non a parole, di essere il suo primo devoto, di volergli bene e di aver particolarmente a cuore la sua causa. Di questo voglio ringraziarlo pubblicamente. È stato lui, del resto, ad affermare per primo, ai suoi funerali, che lei era da considerare “già santa tra i santi del Cielo”. Ora sta dando tutto se stesso affinché anche la Chiesa la annoveri ufficialmente in questa schiera. Il prossimo 6 aprile - aggiunge - ci ritroveremo tutti insieme nella basilica cattedrale di Mileto per gioire con il nostro vescovo dell’avvio del processo di beatificazione di mia madre. Una donna, lo voglio riaffermare, che anche nelle difficoltà e nelle sofferenze ha sempre dato testimonianza di obbedienza alla Chiesa e ai pastori che in quel momento la rappresentavano».
Giuseppe Currà