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Si temeva che le polemiche tra diocesi e fondazione avessero spento l’entusiasmo attorno a Natuzza Evolo. E invece per celebrare il 93esimo anniversario della nascita della mistica con le stimmate ne sono arrivati tre mila a Paravati. A Novembre - ha annunciato il presule - spero di potervi dare buone notizie sulla causa di beatificazione
“Siamo sulla buona strada per la causa di beatificazione. Spero di potervi dare la buona notizia a novembre” Un messaggio di speranza quello che il vescovo di Mileto Nicotera e Tropea Mons. Luigi Renzo dal sagrato della villa della gioia ha rivolto ai devoti di mamma Natuzza. Per Natuzza - ha detto il presule - dobbiamo essere pronti ad ogni sacrificio”.
Alla celebrazione eucaristica numerosi sacerdoti tra cui padre Michele Cordiano e don Francesco Sicari, i due religiosi che nei giorni scorsi, su richiesta del vescovo si sono dimessi dal cda della fondazione. Una presenza, la loro, che sembra testimoniare una ritrovata intesa tra diocesi e fondazione. A tal proposito il presidente Marcello Colloca ha annunciato che domani venerdì 25 agosto, alle 10 ci sarà un nuovo incontro. “L’obiettivo – ha detto – è quello di trovare un accordo che sia confacente al Vescovo”.
Non è il giorno delle polemiche. La devozione per mamma Natuzza va oltre ogni cosa. E non importa se tra la fondazione Cuore Immacolato di Maria Rifugio delle anime e la Diocesi ci sia sta una frattura che adesso si sta sanando. Ieri all’anniversario della nascita della mistica di Paravati, almeno tre mila fedeli hanno raggiunto la cittadella della gioia.
Prima della santa messa una lenta processione davanti alla tomba di Mamma Natuzza. “Ogni anno veniamo qui a Paravati per il compleanno di Natuzza - racconta un fedele che ricorda le parole che ripeteva la mistica con le stimmate “Siamo vermi di terra” diceva l’umile donna. In attesa della celebrazione una donna di Torino. “Spero presto si possa avverare il desiderio della Madonna: realizzare una grande chiesa. E spero - conclude commossa stringendo un Rosario – che Mamma Natuzza diventi Santa, anche se nei nostri cuori lo è già”.