VIBO VALENTIA - Aveva appena finito di scontare una condanna definitiva per un omicidio commesso diversi anni fa. Ieri è finito nuovamente in manette, arrestato con l’accusa di aver nascosto armi nell'ex carcere della città. Protagonista di questa storia Sergio Gentile, 36 anni, al quale gli agenti della Squadra Mobile di Vibo Valentia hanno notificato un provvedimento di custodia cautelare. Con lui nei guai è finito anche Antonio Iannello di 34 anni. Entrambi devono rispondere di detenzione e ricettazione di armi clandestine e detenzione abusiva di munizioni.

 

Le accuse. Secondo gli investigatori, Gentile e Iannello, già noti alle forze dell'ordine, utilizzavano l'ex carcere di Vibo, chiuso dal 1995 e ubicato in pieno centro storico, per custodirvi armi. Nella struttura la Polizia ha trovato un fucile a canne mozze ed una pistola clandestina, oltre ad un notevole quantitativo di cartucce. Rinvenute anche delle lampade alogene, alimentate con un allaccio abusivo all'Enel, che - secondo l'accusa - dovevano servire per avviare una coltivazione di canapa indiana. Le indagini proseguono anche perchè Gentile e Iannello erano in possesso, per motivi che sono in corso d'accertamento, delle chiavi dell'ex carcere e potevano dunque disporne a loro piacimento.