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Nardodipace - Romano Loielo è stato reintegrato nelle funzioni di sindaco di Nardodipace dopo la sospensione decisa dal prefetto di Vibo all’indomani del suo arresto, insieme a quello di altre tre persone (14 gli indagati) nell’ambito dell’operazione “Uniti nella truffa”, portata a termine il 3 febbraio scorso dalla Procura di Vibo Valentia, dai carabinieri della Compagnia di Serra San Bruno e dai militari del nucleo di polizia tributaria della Guardia di finanza. Al centro dell’inchiesta una presunta truffa da 100mila euro ai danni della Regione, dello Stato e dell’Unione Europea. Secondo la magistratura inquirente gli indagati si sarebbero infatti appropriati di fondi pubblici finalizzati all’organizzazione di corsi di formazione per la creazione di posti di lavoro, attività che però non sarebbero mai state svolte. Sempre il prefetto aveva inoltre inviato la commissione di accesso agli atti al Comune di Nardodipace. E’ la terza volta che la commissione di accesso si insedia nel piccolo centro montano delle Serre Vibonesi. Loielo era stato posto ai domiciliari che sono stati successivamente revocati.