Al via oggi la prima udienza del processo Crypto, l'indagine antimafia della Dda di Reggio Calabria contro una presunta associazione a delinquere dedita al narcotraffico con l'aggravante della transnazionalità. In primo grado, il cui processo si è concluso il 15 marzo del 2023, il gup di Reggio Calabria aveva emesso una raffica di condanne e poche assoluzioni. A decidere ora sarà la Corte d'Appello di Reggio Calabria.

Tentacoli anche in provincia di Cosenza

Secondo la Dda di Reggio Calabria sarebbe stata formata una sospetta associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti organizzata e diretta dal gruppo Cacciola-Certo-Pronestì, operante nella piana di Gioia Tauro, con tentacoli in Sicilia e soprattutto in provincia di Cosenza.

Nel territorio provinciale cosentino spicca la figura criminale di Francesco Suriano, ritenuto il promotore della cellula cosentina che, secondo quanto emerso dalle indagini, riforniva buona parte della provincia, in particolar modo la città di Cosenza, grazie all’amicizia dell’amanteano con Roberto Porcaro, all’epoca dei fatti “reggente” della cosca “Lanzino-Patitucci” di Cosenza.

Crypto, il ruolo dei rosarnesi

Riguardo ai rosarnesi, nelle motivazioni di primo grado il giudice del rito abbreviato aveva scritto: «Le emergenze probatorie consentono di predicare pienamente la contestazione elevata dal pubblico ministero della Dda di Reggio Calabria al capo A della rubrica, essendo emersa l'esistenza di una associazione per delinquere, dedita al traffico di sostanze stupefacenti che, assai ben organizzata, era localizzata in Rosarno e godeva dell'appartenenza di una serie di articolazioni sparse nel restante territorio italiano che, approvvigionatesi di quantitativi di stupefacenti anche ingenti reperiti dal gruppo rosamese, poi provvedevano a smerciare la droga nei mercati locali o a loro stabili acquirenti».

Chiuso il capitolo del processo di primo grado, ora si apre la seconda parte di merito del procedimento penale. La requisitoria della procura generale è stata fissata per il 25 settembre. Le difese discuteranno invece il 9 ottobre e il 28 ottobre, giorno in cui dovrebbe essere emessa la sentenza.

Processo Crypto, i nomi degli imputati

  • Giuseppe Cacciola 20 anni in primo grado
  • Bruno Pronestì 20 anni in primo grado
  • Vincenzo Raso 20 anni in primo grado
  • Domenico Certo 20 anni in primo grado
  • Nicola Certo 20 anni in primo grado
  • Francesco Cambria 20 anni in primo grado
  • Roberto Porcaro 20 anni in primo grado
  • Francesco Suriano 20 anni in primo grado
  • Alessio Martello 12 anni in primo grado
  • Alessandro Scalise 10 anni e 8 mesi in primo grado 
  • William Pati 11 anni e 8 mesi in primo grado
  • Giampiero Pati 13 anni e 4 mesi in primo grado
  • Pasquale Giovinazzo 3 anni e 4 mesi in primo grado
  • Alessandro Marigliano 12 anni in primo grado
  • Antonio Paletta 10 anni e 8 mesi in primo grado
  • Gennaro Paletta 10 anni e 8 mesi in primo grado
  • Giuseppe Trombetta 11 anni e 4 mesi in primo grado
  • Giuseppe Battaglia 12 anni e 4 mesi in primo grado
  • Salvatore Battaglia 2 anni e 8 mesi in primo grado
  • Francesco Barone (chiesti 10 anni e 8 mesi) assolto in primo grado 
  • Antonio Gullace 10 anni e 8 mesi in primo grado
  • Filippo Angelica (chiesti 10 anni e 6 mesi) assolto in primo grado
  • Massimiliano Guerra 3 anni in primo grado
  • Michele Chindamo 10 anni in primo grado
  • Matteo Mero 10 anni e 8 mesi in primo grado
  • Massimiliano Mirra 2 anni e 8 mesi in primo grado
  • Walter Modeo 10 anni e 8 mesi in primo grado
  • Santa Pitarà 11 anni e 4 mesi in primo grado
  • Giulio Pizzo 10 anni e 8 mesi in primo grado
  • Maurizio Pizzo 10 anni e 8 mesi in primo grado 
  • Alessandro Raso 2 anni e 8 mesi in primo grado
  • Giuseppe Pescetto 2 anni e 8 mesi in primo grado
  • Manuel Spagnoli 6 anni e 8 mesi in primo grado
  • Antonio Stellitano 10 anni e 8 mesi in primo grado
  • Lorenzo Stellitano 10 anni in primo grado
  • Alessandro Tallarico 11 anni e 4 mesi in primo grado
  • Marco Tronuo (chiesti 2 anni e 8 mesi) assolto in primo grado
  • Vincenzo Vercey 4 anni in primo grado
  • Alessandro Villani 10 anni in primo grado
  • Gianfranco Viola 15 anni e 2 mesi in primo grado 
  • Fabio Vitale 4 anni e 8 mesi in primo grado
  • Franco Vitale 4 anni e 8 mesi in primo grado
  • Giuseppe Vitale 4 anni e 8 mesi in primo grado
  • Michele Saccotelli 2 anni e 8 mesi in primo grado
  • Stefano Montagono 11 anni e 4 mesi in primo grado
  • Massimiliano Mazzanti 7 anni in primo grado
  • Paolo Cirelli 12 anni in primo grado
  • Orazio Coco 10 anni e 8 mesi in primo grado 
  • Giorgio La Pietra 2 anni e 8 mesi in primo grado
  • Carmelo Listro 5 anni in primo grado
  • Marco Paladino 10 anni in primo grado
  • Maurizio Caruso 2 anni e 8 mesi in primo grado
  • Francesco Cavarra 8 anni in primo grado
  • Simone Pronestì (chiesti 6 anni) assolto in primo grado
  • Rocco Cacciola (chiesti 3 anni) assolto in primo grado
  • Francesco Varone 10 anni e 8 mesi in primo grado
  • Rosario Zagame assolto in primo grado

Nel collegio difensivo figurano gli avvocati Annamaria Domanico, Fiorella Bozzarello, Carmine Curatolo, Francesco Calabrese, Salvatore Centorbi, Giuseppe Strano Tagliareni, Annunziato Alati, Giuseppe Grasso, Luciano Maria Brancato, Salvatore Pace, Giovanni Botti, Marco Felice Moda, Marco Mario D’Emanuele, Mirna Raschi, Claudio Strata, Giancarla Bissattini, Sabrina Mannarino, Valeria Romeo, Giuseppe Bruno, Domenico Peila, Anna Maria Macrì, Umberto Abate, Pietro Modaffari, Marco Gemelli, Giuseppe Serafino, Mauro Sgotto, Guido Contestabile, Ivonne Posteraro, Cosimo Palumbo, Francesco Albanese, Saverio Nicola Loiero, Davide Vigna, Sergio Rotundo, Antonio Davì, Carlo Morace, Carlo Monaco, Giovanna Araniti, Vincenzo e Luigi Bianco (difensori di Filippo Angelica), Cesare Badolato, Marco Azzarito Cannella, Carlo Esbardo, Susanna Maio, Caterina Sapone, Lorenzo Bullo, Vincenzo Merlino, Giuseppe Bruno, Leone Fonte, Angelo Sorace, Federico Sirimarco, Giorgio Pisani, Gennaro Palermo, Giovanni Vecchio, Stefania Gullo, Mario Santambrogio, Emanuele Zungri, Giuseppe Francesco Gioffrè, Lucio Antonio Abbondanza, Corrado Politi, Carmelo Naso e Lea Sprizzi.