Rinvenuto il corpo di un sommozzatore nelle acque a largo all’altezza del cimitero di Crotone. Si tratta del colonnello Gabriele Mambor, comandante provinciale dei carabinieri. Aveva 49 anni, lascia moglie e tre figli.

Appassionato di pesca subacquea, sarebbe confermato che abbia accusato un malore nel tardo pomeriggio durante un'immersione. Dalle prime informazioni, sembra sia stato recuperato con indosso l’attrezzatura di soccorso che impedisce l’annegamento del corpo. 

A Crotone dal 2020, dopo aver comandato il Reparto operativo di Bari, Mambor aveva già prestato servizio in Calabria, prima nei Cacciatori di Vibo Valentia, quindi al comando del Ros di Reggio.

Per diversi minuti, in concomitanza con il ritrovamento, la città è stata attraversata dal suono delle sirene spiegate dei mezzi di soccorso, diretti di corsa verso il luogo della tragedia.

Aveva un vero e proprio mantra uno dei cinque colonnelli calabresi a capo dei Comandi provinciali, da sempre legato al territorio: «Il ruolo dei carabinieri e delle altre forze dell'ordine è fondamentale sul territorio perché contribuisce a mantenere vivo quel patto sociale con le istituzioni». Patto che, in un tragico evento fuori dalle funzioni specifiche sembrerebbe, gli è costato la vita.

Una delle ultime uscite pubbliche è stata quella dello scorso 3 ottobre, quando partecipò alla conferenza stampa con il procuratore della Dda di Catanzaro, Nicola Gratteri, per illustrare come anche l'Arma avesse preso parte all'operazione sulle infiltrazioni mafiose nella gestione delle biomasse nel mesorachese.