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E' morto all'eta' di 84 anni Stefano Rodota'. Era nato a Cosenza il 30 maggio 1933. Dal 1997 al 2005 è stato il primo Presidente del Garante per la protezione dei dati personali. Fu eletto deputato per la prima volta nel 1979 come indipendente nelle liste del Partito comunista italiano.
Nel 2013 è stato candidato, non eletto, per l’elezione del Presidente della Repubblica Italiana. Raccolse i voti del Movimento 5 Stelle (che lo ha proposto dopo una votazione in rete tra i suoi iscritti), di Sinistra Ecologia Libertà e di alcuni parlamentari del Partito democratico. Nonostante questo, in conclusione, venne rieletto Giorgio Napolitano.
“La scomparsa di Stefano Rodotà mi addolora profondamente. Ci lascia una personalità di altissimo profilo, costituzionalista esperto, giurista di spessore, profondo conoscitore della Calabria e del Mezzogiorno”. Lo afferma Salvatore Magarò, già consigliere regionale della Calabria. "Nel 2013 fui il primo a lanciare la candidatura alla presidenza della Repubblica del costituzionalista nato a Cosenza e cresciuto a San Benedetto Ullano. Abbiamo perso uno straordinario uomo delle istituzioni".
“Con Stefano Rodotà il nostro Paese perde un eccelso giurista, un punto di riferimento capace di analisi equilibrate e nel contempo lungimiranti, un uomo che ha saputo attraversare con garbo distintivo anni cruciali della società e della politica italiane. Ma la città di Cosenza, oggi, piange soprattutto un suo figlio che ha dato lustro al territorio di origine diffondendone i valori culturali più positivi e profondi”.
Il sindaco Mario Occhiuto esprime sentito cordoglio, a nome suo, della Giunta e dell’intera comunità, per la morte del noto costituzionalista di fama internazionale, già Parlamentare della Repubblica, che nacque proprio a Cosenza nel 1933.
“Mi piace ricordare – sottolinea Occhiuto – che il professore Rodotà fu brillantissimo studente dello storico liceo classico Telesio. Per la sua città, Cosenza, ha sempre conservato ed evidenziato anche pubblicamente un amore mai affievolito dalla lontananza e che, spesso, esprimeva attraverso la passione per i colori della squadra di calcio locale. Giungano alla famiglia le condoglianze di tutti i cosentini”.