Aveva 53 anni. Nato a Palmi, a Cosenza aveva vissuto le sue principali esperienze da cronista. Dopo aver vinto il concorso a cattedra aveva optato per l’insegnamento trasferendosi in Veneto. Alla famiglia le condoglianze del nostro network
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È morto il docente e giornalista calabrese Luigi Carbone. Ha perso la vita a Verona dove da qualche tempo si era trasferito con la famiglia. Era nato a Palmi. Aveva 53 anni. È stato investito da un pirata della strada nel pomeriggio della Festa dell'Immacolata. Alla guida del veicolo un uomo di 86 anni che non si sarebbe accorto di nulla e sarebbe stato fermato da un altro automobilista in transito.
Sul posto sono giunti i sanitari del 118 che, secondo quanto si è appreso, dopo aver eseguito le manovre di rianimazione hanno trasportato Carbone in ospedale dove è spirato per le gravi ferite riportate. A Cosenza le sue principali esperienze da cronista, prima al quotidiano La Provincia alla fine degli anni Novanta e successivamente a Gazzetta del Sud. Vincitore di concorso a cattedra aveva poi optato per l'insegnamento. Una scelta che lo ha condotto nella città scaligera. Per Pellegrini Editore aveva pubblicato "La mala luce". Alla famiglia giungano le condoglianze della redazione del nostro network.
Il cordoglio del presidente del Centro internazionale di studi gioachimiti Succurro
«È improvvisamente scomparso il professore Luigi Carbone, un gioachimita. Un tragico incidente stradale a Verona, dove insegnava, lo strappa all'affetto della sua cara famiglia». È quanto scrive in un ricordo il presidente del Centro Internazionale di Studi Gioachimiti Riccardo Succurro. «Da professore di Italiano all'Istituto di Istruzione Superiore "Leonardo da Vinci" di San Giovanni in Fiore si è fatto apprezzare per la sua acutezza intellettuale, la gentilezza e l'eleganza dei modi, la grande preparazione e l'amore verso Gioacchino da Fiore. Abbiamo tenuto insieme tanti incontri con i suoi studenti, ragazzi motivati ed educati. Fu per lui una gioia straordinaria la presentazione di un suo libro nella saletta didattica del Centro Internazionale di Studi Gioachimiti, che definì "la culla della conoscenza gioachimita". Ne ricordiamo le brillanti e coinvolgenti relazioni nell'ambito dei Dantedì e lo indichiamo come esempio per la Scuola. Siamo convinti che da lassù, nell'Olimpo degli studiosi gioachimiti, continuerà ad inviare i suoi acuti commenti». Questo il messaggio di Riccardo Succurro, presidente del Centro internazionale di studi gioachimiti.