«Io non so niente. Ieri sera sapevo che dovevano dire messa del Rosario ma non sono venuti». La grande chiesa nel quartiere Santo Ianni a Catanzaro è deserta. Qui si svolgevano principalmente le attività del Movimento Apostolico, ufficialmente sciolto martedì per decisione del Vaticano. «Ogni volta c'erano circa tremila, quattromila macchine - spiega un residente -. Venivano da tutte le regioni d'Italia, venivano anche con i pullman».

La consegna del silenzio

Il vescovo ha imposto il silenzio ai sacerdoti della diocesi, soprattutto, a quelli attivi tra le fila del Movimento, ma nelle comunità dove l'associazione era più fortemente radicata sentimenti di incredulità e sconforto si contrappongono allo scetticismo. «Venivano anche dall'Africa. Non lo so, siamo davvero sotto shock» spiega una donna, a cui fa eco un altro residente di Siano: «La comunità è dispiaciuta e rammaricata». Il sacerdote della parrocchia era responsabile regionale del Movimento Apostolico. Una residente racconta del marito credente e praticante: «È triste - spiega -. Proprio ieri ne abbiamo parlato perché l'ho letto su facebook. E lui mi ha detto "Mamma mia, dopo tanti anni, quarant'anni". Ci è rimasto perché lui frequentava, io no».

«Non era una finzione»

Ogni lunedì nella chiesa di Santo Ianni si svolgevano le attività del movimento: catechesi, approfondimenti teologici ma ispirati dalla fondatrice, Maria Marino. Per quarant'anni le sue visioni hanno fatto da sfondo anche a vocazioni sacerdotali, ma oggi il Vaticano le sconfessa e nega l'originalità del carisma. «Per mio marito non era una finzione - conferma la donna -. Lui continua a credere».

Falsi profeti

Ma non tutti sono dello stesso avviso. Militanti del Movimento ma scettici sulle visioni della fondatrice: «Sorgeranno falsi Cristi e falsi profeti» recita a memoria la Bibbia un residente del quartiere Cava. «Alcuni ci credevano - specifica la moglie - altri non credevano. Io dico la verità non credevo». E il marito conclude: «Diceva di avere dei segni rossi e delle croci sulla fronte ma sono tutte falsità. Non sono cose di Dio, queste».