Locale sovraffollato senza nessun conteggio delle persone presenti, un’ambulanza senza medico in caso di emergenza e nessuna segnalazione certificata di inizio attività antincendio.
Un sequestro preventivo d’urgenza è stato eseguito dalla Guardia di finanza di Lamezia Terme nei confronti della discoteca Le B Club che si trova nel comune di Gizzeria, località Pesce e Anguille.
In seguito il gip di Lamezia, Antonio Riccio, ha accolto la richiesta del pubblico ministero e ha convalidato il sequestro confermando la misura cautelare, paventando il pericolo che altri spettacoli già autorizzati possano svolgersi «in assenza di controllo da parte del gestore del numero di persone che accedono, con grave rischio per l’incolumità pubblica in caso di eventi avversi».

Affollamento e ambulanza senza medico

Secondo l’accusa formulata dalla Procura di Lamezia Terme, il proprietario della struttura, Federico Barbera – amministratore della società Lido Zanzibar srl che gestisce Le B Club –, avrebbe aperto il lido di Gizzeria per serate con discoteca, il 17 agosto scorso, senza osservare alcune della prescrizioni imposte dal Comune di Gizzeria per salvaguardare l’incolumità pubblica.
In particolare la postazione con ambulanza posta fuori dal locale era sprovvista di un medico e il personale non era dotato di strumenti idonei al conteggio delle persone autorizzate ad accedere nella struttura.
Nel corso del controllo delle Fiamme gialle sarebbe emerso che, nell’esercizio di un locale di spettacolo con capienza superiore a 100 persone, il proprietario ometteva di presentare la segnalazione certificata di inizio attività antincendio.

Più di mille persone e nessun conteggio

Nel corso del controllo dei finanzieri sarebbe emerso che gli ingressi per la discoteca avvenivano da due varchi: un primo varco che faceva accedere alle aree privé (dove veniva accertata la presenza di circa 100 persone) e il secondo varco faceva accedere il pubblico già munito di biglietto o intenzionato ad acquistarlo.
Da mezzanotte e mezza alle due del mattino, la Guardia di finanza, insieme al personale del locale, ha accertato che dal primo varco erano entrate 436 persone e dal secondo varco 1.173.
Al proprietario indagato è stata chiesta documentazione relativa al conteggio complessivo degli accessi senza che il personale fosse in grado di produrla.
Alle cinque del mattino la Finanza ha operato un sequestro d’urgenza che è stato poi convalidato dal giudice.