Continuano le denunce della Confcommercio in merito all'attività abusiva esercitata dai proprietari dei chioschi i quali hanno trasformato la via Marina bassa in una vera e propria discoteca all'aperto: «È a rischio la sicurezza dei cittadini. Inoltre si tratta di concorrenza sleale verso i titolari dei lidi autorizzati»
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Nonostante la forti denunce della Fipe-Confcommercio di Reggio Calabria continua la movida "selvaggia" lungo la via Marina bassa. Nei giorni scorsi infatti, l'organizzazione datoriale aveva reso pubblico come i chioschi esercitassero, senza alcuna autorizzazione, attività di discoteca non autorizzata la quale continua senza sosta. «Eppure il problema esiste- scrive la Confcommercio in una nota stampa- ed è un problema non solo di sleale concorrenza verso l’ "operatore della notte" in regola, il quale viene danneggiato da un’attività non autorizzata, ma soprattutto viene a mancare quella sicurezza necessaria per far vivere una movida tranquilla nel rispetto delle regole a tutela dei fruitori per la maggior parte costituita da giovani».
Ed è per questo che la sigla intende continuare a denunciare quello che sta accandendo in via Marina bassa diventata «una discoteca incontrollabile all’aperto, dove si balla e si beve in spregio a tutte le normative vigenti in materia sino a notte alta. A molti piacerà questa movida senza regole, chiosa l'organizzazione datoriole, tanta musica a volume altissimo con deejay e la strada usata come parterre da discoteca, ma siamo ben consci che se anche è giusto ed auspicabile che i ragazzi si divertano, gli stessi devono essere tutelati e la passeggiata a mare, fiore all’occhiello della nostra città, deve rimanere accessibile e vivibile per l’intera comunità, famiglie comprese. Le norme ci sono e vanno rispettate. È inammissibile-continua la nota stampa- che l’attività di controllo notturno non sia praticabile solo ed esclusivamente perché manca un servizio di vigili urbani. A tal proposito la Fipe-Confcommercio, fermamente convinta che il problema in ordine alla sicurezza pubblica esiste e non può essere in alcun modo trascurato, ha richiesto un incontro al Questore reggino, Maurizio Vallone, per affrontare in maniera integrata ed efficace il problema della sicurezza».