È una comunità sconvolta e attonita quella di Filogaso, paese di poco più mille anime del Vibonese, ieri sera travolta dalla notizia della morte di Giuseppe Stilo.

Il cuore del 35enne ha smesso di battere su un volo Ryanair Torino-Lamezia. Un malore improvviso, un arresto cardiaco, due medici sull'aereo che tentano di rianimarlo, il velivolo che ritorna indietro e atterra nuovamente a Caselle. L'arrivo del 118 sulla pista e i soccorsi ma per Giuseppe ormai non c'è nulla da fare.

Sposato da poco meno di un anno e residente ad Alba (in Piemonte) Giuseppe a breve sarebbe diventato anche papà. La moglie infatti era al quarto mese di gravidanza. Tornavano dalle famiglie in Calabria. Quando si è sentito male lei era seduta in fondo, lui nelle prime file. Saputo dell'accaduto la giovane, originaria di Pizzo, si è sentita male ed è stata affidata alle cure dei medici.

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Mentre la Procura di Torino ha aperto un'inchiesta e attende i primi rapporti degli operatori intervenuti sul posto per aprire un fascicolo, sui social sono tantissimi i messaggi che ricordano Giuseppe. «Una coppia stupenda, deliziosa e perbene, due giovani spettacolari che avevano una vita davanti...un avvenire insieme stroncato dall'atrocità della morte.
Una piccola vita in arrivo... Che Dio abbia in gloria il buon Giuseppe, marito e ragazzo esemplare e che dia alla cara Federica la forza ed il coraggio necessario per affrontare questo dolore infinito» - si legge in uno dei tanti commenti.

La ricostruzione della tragedia

Giuseppe Stilo avrebbe accusato un malore quando l'aereo era quasi a metà tragitto. A quel punto il comandante avrebbe fatto richiesta per un atterraggio di emergenza, ma nessuno degli aeroporti contattati avrebbe dato l'assenso e il velivolo è dovuto rientrare a Torino.

Sulla pista è giunta l'ambulanza che però sarebbe rimasta bloccata perché serviva la scorta. Su tale circostanza Soget, la società che gestisce lo scalo aeroportuale, precisa: «Il comandante ha fatto immediato rientro all'aeroporto di Torino dove l'aereo era atteso in pista dall'ambulanza aeroportuale e dal personale medico aeroportuale. Medico e infermiere sono saliti immediatamente a bordo dell'aereo e hanno prestato soccorso al passeggero che purtroppo è deceduto». 

Sull'accaduto anche l'Asl ha replicato smentendo i ritardo nei soccorsi: «Si precisa che la prima ambulanza con i volontari era attesa al varco e ha impiegato circa 2 minuti per accedere al sedime aeroportuale (nel frattempo il paziente aveva tre medici con defibrillatore e adrenalina che lo stavano assistendo) mentre la medicalizzata del 118 è entrata immediatamente».