Dramma a Latina

Morto l’operaio lasciato in strada col braccio staccato dopo un incidente, il datore di lavoro: «L’avevo avvisato di non avvicinarsi al mezzo»

Per il titolare dell'azienda agricola per cui lavorava Satnam Singh si è trattato di una leggerezza da parte del giovane «costata cara a tutti». I testimoni: «L'hanno abbandonato davanti casa e sono scappati via». Malore per la moglie

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di Redazione Cronaca
20 giugno 2024
16:57
L’azienda agricola in cui è avvenuto l’incidente
L’azienda agricola in cui è avvenuto l’incidente

«Avevo avvisato il lavoratore di non avvicinarsi al mezzo, ma lui ha fatto di testa sua. Una leggerezza, purtroppo». Lo ha detto Renzo Lovato, titolare dell'azienda agricola per cui lavorava Satnam Singh, il bracciante di 31 anni morto per le ferite riportate a causa di un incidente sul lavoro, intervistato dal Tg1. Renzo Lovato è il padre di Antonello, datore di lavoro di Satnam e indagato. «C'è dispiacere perché è morto un ragazzo sul lavoro e non dovrebbe mai succedere. È costato caro a tutti».

Intanto una parte dell'azienda di Borgo Santa Maria dove è avvenuto l'incidente è stata sequestrata e gli inquirenti hanno disposto l'autopsia del bracciante. Al momento la procura di Latina non ha preso alcun nuovo provvedimento nei confronti di Antonello Lovato, il trentasettenne già accusato di lesioni colpose e omissione di soccorso. L'uomo, invece di allarmare i soccorsi, ha portato Satnam davanti alla sua abitazione, lasciando con l'arto amputato poggiato in una cassetta utilizzata per la raccolta degli ortaggi. Dopo averlo lasciato lì, il trentasettenne si è presentato nella questura di Latina per raccontare tutto.


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«La moglie di Satnam ci ha raccontato che sono stati caricati sul furgone e gli sono stati tolti anche i telefoni. Lei ha visto tutto ed è distrutta». È quanto riferiscono ai giornalisti Noemi Grifo e Ilario Pepe, i due ragazzi che ospitavano il bracciante e la moglie in un rustico dietro casa loro. «Appena lo abbiamo visto gli mancava tutto il braccio, alcuni resti erano stati lasciati vicino ad alcuni cassonetti», aggiungono. 

Sono loro a raccontare quanto successo quando il giovane di origine indiana è stato lasciato davanti casa dal datore di lavoro. «Si sentivano le urla della moglie che continuava a chiedere aiuto, poi abbiamo visto un ragazzo che lo teneva in braccio e lo ha portato dietro casa. Noi pensavamo lo stesse aiutando, ma poi è scappato via. Io gli sono corso subito dietro - ha continuato Ilario -. L'ho visto che entrava nel furgone e gli ho chiesto cosa fosse successo e perché non lo aveva portato in ospedale. Mi ha risposto "da me non sta in regola". Poteva essere aiutato».

Questa mattina è stato necessario l'intervento di un'ambulanza per soccorrere la moglie di Satnam Singh. La donna, infatti, si è sentita male, in stato di choc per il decesso del marito avvenuto ieri in ospedale: non ha ancora realizzato quanto accaduto. Troppo gravi le ferite riportate dall'uomo, agli arti inferiori ma soprattutto l'amputazione del braccio destro, staccato di netto da un macchinario avvolgiplastica a rullo trainato da un trattore. In mattinata, si è tenuta una manifestazione della Fai Cisl di Latina davanti alla prefettura di Latina, alla quale erano presenti il segretario generale del sindacato pontino e quello della Fai Cisl Islam Kotb.

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