Il prefetto di Catanzaro Enrico Ricci convocherà al più presto un tavolo sull'emergenza morti ed infortuni sul lavoro in Calabria. È quanto scaturito dall'incontro che Cgil, Cisl e Uil dell'area centrale calabrese hanno chiesto al rappresentante di governo della Prefettura del capoluogo di regione chiedendo iniziative immediate, concrete ed efficaci per fermare quella che è stata definita una "strage silenziosa".

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I  rappresentanti della triplice, Enzo Scalese per la Cgil, Salvatore Mancuso per la Cisl e Sandro Biondo per la Uil hanno consegnato al prefetto di Catanzaro un documento nel quale hanno avanzato una serie di richieste al governo e alla Regione Calabria, maggiore prevenzione, un potenziamento dei controlli, un inasprimento delle sanzioni nei confronti delle imprese che non rispettato i protocolli di sicurezza, più assunzioni all’Ispettorato del lavoro e nella medicina territoriale, l’istituzione di una Procura nazionale.

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A livello regionale i sindacati hanno chiesto l’attivazione di un tavolo aperto alle forze economiche e sociali, all’Inail e a tutte le istituzioni competenti, e l’istituzione di una commissione alla Regione Calabria «perché – è stato detto nel corso del sit-in – ormai gli osservatori non servono più». Il prefetto si è dimostrato disponibile a convocare questo tavolo con le parti datoriali, la Regione, l’Inail, l’Asp e l’Inps per fare una verifica della situazione.

Chiesta anche una verifica dei beneficiari di fondi pubblici affinché chi non è in regola non possa accedere ad alcun fondo pubblico o agevolazioni. Nel sit in davanti alla Prefettura anche il consigliere regionale Pd Raffaele Mammoliti, i rappresentanti istituzionali di Catanzaro Nicola Fiorita, sindaco, Giusy Iemma, vicesindaca, Gianmichele Bosco, presidente del consiglio comunale.