L'avvocato della difesa, Alessandro Gaeta, si era opposto alla richiesta di archiviazione formulata dal pm chiedendo l'imputazione coatta di tutti gli indagati. Il Giudice per le udienze preliminari, Rosamaria Mesiti, aveva accolto l'opposizione chiedendo a sua volta al pubblico ministero di formulare il capo di imputazione per il rinvio a giudizio. Così, la pubblica accusa, in data odierna, ha chiesto il rinvio a giudizio per sei indagati, 5 medici e un infermiere, ipotizzando il reato 113 c.p. (cooperazione nel delitto colposo) e 589 c.p. (omicidio colposo). La vicenda è quella che riguarda la morte di uomo, Michele Palermo, morto in circostanze sospette nella clinica Tricarico di Belvedere Marittimo il 20 marzo 2017.

Il quadro accusatorio

Il pubblico ministero Maria Francesca Cerchiara ha chiesto il rinvio a giudizio per cinque medici, Adolfo Chimenti, Domenico Bonofiglio, Manuela Pitassi, Adolfo Ricioppo e Anna Rita Ritacco, e un infermiere, Raffaele Bianco, poiché in cooperazione colposa tra di loro, è scritto sul documento, «avendo preso in cura il paziente Palermo Michele, ne cagionavano la morte dovuta a "infarto acuto del miocardio con dissociazione elettromeccanica in soggetto portatore di stent"». In particolare, «per colpa consistente in imperizia, imprudenza e negligenza» e «con condotta omissiva consistita nella decisione di differire la visita specialistica cardiologica, l'ecocardiografia e l'azione terapeutica ad un momento successivo [...] determinavano un ulteriore aggravamento del già complesso quadro clinico che portava al decesso del paziente alle successive ore 15:30 dello stesso giorno», dopo aver fatto ingresso in clinica alle ore 14:42.

L'udienza preliminare

Alla luce della richiesta avanzata dal pubblico ministero, il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Paola, la dottoressa Maria Grazia Elia, ha fissato l'udienza preliminare per il prossimo 16 maggio. L'udienza, durante la quale deciderà se gli imputati andranno o meno a processo, avrà luogo a partire dalle ore 9 nell'aula Falcone.

L'altro filone di indagine

La stessa vicenda ha dato vita a un'indagine giudiziaria parallela che vede coinvolti i medici Pasquale Rosano Tricarico, in qualità di medico responsabile del dipartimento di Chirurgia generale e Pronto Soccorso, e Manuela Pitassi, in qualità di medico del Pronto Soccorso, per aver attestato presumibilmente il falso.