Indagini in corso

Morte di Ilaria Mirabelli, l’inchiesta aperta e gli interrogativi della famiglia: «Vogliamo la verità». LaC sul luogo della tragedia

VIDEO | Da verificare la velocità della Volkswagen Up e soprattutto chi guidava l'auto di marca tedesca finita tra la folta vegetazione di un terreno situato tra Lorica e Aprigliano. L'avvocato della famiglia della ragazza scomparsa: «Riteniamo che al volante fosse il soggetto che era con lei in macchina»

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di Antonio Alizzi
6 settembre 2024
19:11

Ilaria Mirabelli e Mario Molinari, un attimo prima della tragedia, si dirigevano di nuovo verso Lorica. La strada percorsa dalla vittima e dal ragazzo rimasto illeso portava infatti verso la località silana dove il 25 agosto 2024 i due avevano trascorso qualche ora insieme.


Morte di Ilaria Mirabelli, coppia a bordo di una Volkswagen Up

Ilaria e Mario avevano pranzato in una locanda che dà sul Lago Arvo. Due antipasti e due primi, totale 50 euro circa. Dopodiché, la coppia ha ripreso la macchina - una Volkswagen Up- proseguendo verso l'arteria che da Lorica porta ad Aprigliano. Poi hanno invertito il senso di marcia. Ed è qui che vien da farsi la prima domanda. Perché? Al momento nessuna risposta.

Dall'incrocio che porta al territorio presilano al punto in cui è avvenuta la tragedia ci sono circa 6 minuti di auto se vengono percorsi a circa 60 chilometri orari. Ecco quindi la seconda domanda. La vettura andava piano o la velocità era superiore al limite consentito in quel tratto di strada (50 chilometri orari)? Sull'asfalto non ci sono segni di frenata. L'auto ha sfondato una recinzione blanda. Ma cos'è successo poco prima dell'impatto? Distrazione, litigio o un malore? Anche questo è da chiarire.

Il corpo di Ilaria nascosto tra la folta vegetazione

Prima di ribaltarsi il veicolo di marca tedesca ha "incrociato" un avvallamento che potrebbe aver causato la rotazione dell'automobile finita poi con le ruote all'aria. Quel punto non è visibile dalla strada (la 108 bis). Né tantomeno poteva notarsi il corpo di Ilaria Mirabelli nascosto tra la folta vegetazione a circa 10 metri di distanza dalla Volkswagen Up. E ci si chiede, soprattutto la famiglia, se la vittima sia stata sbalzata fuori dall'abitacolo a causa dell'urto o se la ragazza abbia percorso qualche metro a piedi morendo poco dopo con gli occhi aperti. Oppure se sia avvenuto qualcosa di ancora più grave.

Molinari senza patente di guida

L'inchiesta prosegue sotto le direttive investigative del pubblico ministero Donatella Donato. I carabinieri che indagano sulla morte di Ilaria Mirabelli potrebbero aver sentito Mario Molinari al fine di ricostruire la dinamica dell'incidente stradale.

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La famiglia della ragazza, com'è noto, ha denunciato il 45enne per omicidio volontario e omicidio stradale. Se le indagini dimostreranno che al volante della Volkswagen Up c'era Ilaria Mirabelli il fascicolo molto probabilmente verrà archiviato, ma se dovesse propendere la teoria della parte civile (ovvero che l'auto era condotta da Molinari, la cui patente gli era stata ritirata da un po' di tempo), allora la procura di Cosenza dovrà approfondire tante cose. Ma al netto delle ipotesi dell'una e dell'altra parte, un caso del genere - per fugare tutti i dubbi - potrà avere pace soltanto con un accertamento tecnico non ripetibile. In parole povere, un incidente probatorio.

Parla l'avvocato della famiglia di Ilaria Mirabelli

«La famiglia di Ilaria Mirabelli chiede la verità» - ha dichiarato l'avvocato Siciliano, sostenuto in questa vicenda giudiziaria dal consulente di parte Fabrizio Coscarelli. «Per arrivare a questa verità, è stata presentata una querela che consentirà alla Procura di Cosenza di indagare a fondo. Le ipotesi sul tavolo sono due: omicidio volontario e omicidio stradale. Al momento, non escludiamo nessuna delle due piste».

Uno degli aspetti cruciali dell’indagine sarà una perizia accurata. Secondo Siciliano, sarà essenziale «comparare le gravi lesioni interne riscontrate sul corpo di Ilaria con i danni riportati dall'autovettura e con il luogo dell'incidente». Solo attraverso questa analisi sarà possibile stabilire se si possa escludere, o meno, l'ipotesi di un omicidio volontario.

Inoltre, un altro punto fondamentale riguarda chi fosse effettivamente alla guida del veicolo al momento dello schianto. «Se fosse confermato che Ilaria guidava, ci troveremmo di fronte a un caso di suicidio stradale» ha spiegato l'avvocato. Tuttavia, Siciliano ha sottolineato che, in base alle indagini difensive condotte fino a questo momento, la loro posizione è chiara: «Riteniamo che al volante fosse il soggetto che era con lei in macchina, il che porterebbe alla configurazione di un omicidio stradale».


Le parole dell'avvocato Siciliano mettono in luce la complessità di un caso che non sembra ancora avere contorni ben definiti. La famiglia di Ilaria Mirabelli attende risposte, e chiede che la verità venga a galla, affinché si possa fare piena luce su quanto accaduto quella tragica domenica di fine estate.

Le telecamere di LaC sul luogo della tragedia

Per comprendere la strada che hanno percorso Ilaria Mirabelli e Mario Molinari siamo andati a Lorica per rifare il tragitto e caprine di più. Fino al punto in cui l'auto è uscita fuori dalla carreggiata ci sono voluti circa 4 minuti percorsi a una media di 60 chilometri orari. Andatura non veloce con possibilità di frenata, cosa che non è avvenuta. La macchina è andata dritta infilandosi tra la folta vegetazione e finendo la sua corsa con le ruote all'aria.

Grazie all'operatore Vincenzo Ciaccio siamo riusciti a filmare l'arteria stradale arrestando la macchina un attimo prima del terreno in cui si è incuneata la Volkswagen Up.

 

 

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