Dal giorno del dolore a quello delle risposte. La Procura di Cosenza è al lavoro insieme ai carabinieri, per chiarire le circostanze che hanno causato l'incidente stradale in cui è morta Ilaria Mirabelli, verificatosi nei pressi di Lorica domenica scorsa, lungo la Statale 108 bis Silana di Cariati. Il veicolo, a bordo del quale la 38enne viaggiava con il compagno Mario Molinari, è sbandato finendo in una scarpata. Per la donna, il cui corpo è stato ritrovato a circa cinquanta metri di distanza dal mezzo, l’impatto è stato fatale. L’uomo ha invece riportato un politrauma e, dopo essere stato soccorso dai sanitari del 118, è stato medicato all’ospedale di San Giovanni in Fiore.

L'ultimo abbraccio 

Sull’auto c’era anche Lupetta, la cagnetta di Ilaria, probabilmente fuggita subito dopo l’impatto e ritrovata in prossimità di Lorica proprio nelle ultime ore. Alla puntuale ricostruzione della dinamica dei fatti contribuirà l'esame autoptico effettuato nell'immediatezza sulla vittima. Dopo la restituzione della salma i familiari hanno potuto celebrare i funerali, officiati da padre Mario Madonna. Ad assistere alla funzione c'era anche padre Fedele Bisceglia, e poi naturalmente gli amici di sempre: i gruppi di tifosi organizzati del Cosenza Calcio con cui condivideva la passione per i colori rossoblù. La morte improvvisa di Ilaria ha profondamente scosso la comunità bruzia. Tristezza e lacrime alle esequie ospitate nel santuario della Madonna della Catena di Laurignano, nel comune di Dipignano, a due passi dall'abitazione della ragazza. Sul feretro anche una maglia della sua squadra del cuore, scesa in campo domenica scorsa nel giorno della tragedia, a Mantova, e di nuovo nella serata dei funerali, questa volta al San Vito Marulla, che Ilaria considerava la sua seconda casa. Nella trasferta lombarda, in segno di rispetto, i supporters rossoblù avevano rinunciato ad esporre le proprie bandiere, ieri sera poi le due curve hanno reso omaggio alla giovane esponendo due striscioni nel suo ricordo.