Salvo imprevisti, l'autopsia sul corpo di Tina, la giovane mamma di Rota Greta deceduta a soli 36 anni, dovrebbe essere effettuata oggi all'ospedale Annunziata di Cosenza. L'esame potrà essere effettuato dopo la nomina dei periti da parte della procura di Paola, coordinata da Pierpaolo Bruni, che ha avviato le indagini, mentre la scelta dei tecnici è a discrezione delle parti. L'ispezione servirà a risalire con certezza alle cause del decesso, così da individuare eventuali responsabilità mediche della tragica vicenda. La donna, lo ricordiamo, è morta tre giorni fa per una emorragia massiva sopraggiunta due ore dopo il parto all'ospedale Giannino Iannelli di Cetraro.

Sei gli indagati per la sua morte

Nei giorni scorsi la procura di Paola ha fatto recapitare sei avvisi di garanzia. Si tratta del personale medico del reparto di Ostretricia e Ginecologia che nella notte della tragedia ha avuto un ruolo nella vicenda. Nello specifico, risultano indagati un'ostetrica, i due rianimatori e tre ginecologi, uno dei quali arrivato sulla scena probabilmente dopo il decesso di Santina Adamo. I loro nomi sono: Concetta Perri, Angelo Cannizzaro, Giancarlo D'Agostino, Alessandra Chidichimo, Francesco Amoroso e Loretta De Biase

Inizialmente, la procura paolana aveva messo sotto la lente di ingrandimento dieci persone, tra cui gli infermieri che quella notte erano in servizio nel reparto, ma la posizione di questi ultimi risulta attualmente fuori discussione. Gli inquirenti indagano i medici «per aver cagionato per colpa medica» il decesso della paziente poco dopo aver dato alla luce il suo secondo figlio.