Iniziativa della blogger Antonella Mangano e del gruppo social delle Mamme a Cosenza che invitano a tempestare di email la casella di Giulia Grillo: «Qui non abbiamo nemmeno il diritto di ammalarci»
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L’indignazione corre sulla rete. Irrefrenabile. All’indomani del decesso di Tina Adamo, decine di madri hanno manifestato sui social i propri sentimenti di dolore e commozione per la vicenda che si è consumata all’ospedale di Cetraro. «Assurdo – scrivono – morire di parto nel 2019». Diffusa una valanga di messaggi di vicinanza e solidarietà per la famiglia e di rabbia verso le istituzioni. Da questa ampia partecipazione popolare è nata allora una iniziativa lanciata da Antonella Mangano, blogger della pagina La Mangano e amministratrice del gruppo delle Macs, le Mamme a Cosenza: quella di indirizzare una mail nella casella postale di Giulia Grillo, per sollecitarla ad intervenire con maggiore tempestività e vigore. «L’idea è quella di fare arrivare la nostra voce direttamente al Governo del Paese - spiega - Molte donne mi hanno scritto, raccontando anche le loro storie personali di malasanità. Mi sono sentita frustrata. Per questo ho chiesto loro di rivolgersi direttamente al Ministro della Salute inviando un messaggio avente per oggetto la frase: A COSENZA NON ABBIAMO NEMMENO IL DIRITTO DI AMMALARCI, scrivendo sotto, magari, la propria esperienza negativa. Io credo che, una volta in cui le riempiamo la casella di posta, Giulia Grillo non potrà fare finta di nulla. Siamo italiani anche noi e vogliamo sentirci tutelati». L’appello è stato raccolto da centinaia di mamme, ma per il momento nessuna risposta è giunta dai piani alti della politica. Chi volesse unirsi al gruppo può inviare il suo messaggio all’indirizzo segreteriaministro@sanita.it