I servizi di intelligence dell'Uruguay avvertirono un anno fa di una possibile fuga del boss della 'ndrangheta Rocco Morabito dal carcere centrale di Montevideo, ma l'informativa non fu presa in considerazione dal ministero dell'Interno uruguayano. Lo sostiene l'emittente Vtv Noticias che a riguardo afferma di aver preso visione di un documento firmato dal Dipartimento di investigazioni e analisi penitenziario datato 6 giugno 2018 che evocava lo scenario di una possibile fuga del recluso italiano. Nel rapporto si sosteneva che Morabito sarebbe uscito dal sesto piano della prigione, passando sul tetto di un supermercato e sarebbe entrato in un appartamento confinante con il recinto del penitenziario. Esattamente quello che è accaduto.


Sempre secondo quanto riporta 'Vtv Noticias', il rapporto indicava che Morabito, una volta fuori da carcere, sarebbe stato atteso da vari complici in modo da portare a termine la fuga ed evitare così il rischio di una estradizione in Italia, dove lo attendeva una condanna a 30 anni in contumacia. Secondo l'emittente le autorità penitenziarie, una volta conosciuto il documento, non presero alcuna misura aggiuntiva riguardante la sicurezza del pericoloso detenuto.


Nella notte fra domenica e lunedì il 'boss della cocaina', come era conosciuto a Milano, è uscito con tre complici dal tetto della prigione centrale della capitale uruguaiana, entrando in un appartamento abitato da una donna 80/enne da dove si è dileguato. Da parte loro i vertici del ministero dell'Interno hanno preso conoscenza del rapporto soltanto ieri ed è possibile che adottino gravi sanzioni nei confronti dei responsabili dell'Istituto nazionale di riabilitazione (Inr) che tutela la sicurezza delle carceri. Il ministero dell'Interno e la Procura generale hanno aperto due inchieste parallele per cercare di ricostruire la dinamica e le complicità della fuga di Morabito, giungendo alla sua localizzazione e cattura.