Protagonista della vicenda una donna ucraina, 37enne, sposata con un 40enne originario di Montepaone, ma residente a Varese. La famiglia, infatti, che già aveva due figli, si trovava in Calabria per trascorrere le vacanze estive da parenti. 

 

L'uomo avrebbe raccontato agli inquirenti di non essere a conoscenza della gravidanza e di avere soccorso la moglie senza sapere cosa stesse accadendo, mentre la donna, ricoverata all'ospedale di Soverato in stato confusionale, avrebbe riferito di aver avuto un aborto al terzo mese, ipotesi esclusa quasi immediatamente.

 

Dai primi accertamenti risulterebbe, infatti, che la bambina sarebbe nata al termine della gravidanza e non prematuramente.

 

La donna, è stata ora iscritta nel registro degli indagati, un atto dovuto, secondo quanto si apprende in ambienti investigativi, necessario anche per potere dare seguito agli esami autoptici con l'eventuale presenza di un perito di parte. La decisione di emettere l'avviso di garanzia è stata adottata dalla Procura di Catanzaro, in attesa di avere ulteriori elementi rispetto all'accaduto.