A quasi un anno dall’inchiesta sui brogli elettorali arriva oggi la sentenza su un altro ciclone che ha investito l’amministrazione guidata da Giuseppe Falcomatà. E, dopo le condanne in primo grado per sindaco ed assessori, Antonino Castorina, consigliere comunale sospeso, già capogruppo del Pd, si sfoga su Facebook e non le manda a dire.

«Sottoposto ad una indagine –  scrive sul suo profilo Facebook –  il cui processo ancora deve iniziare per un concorso morale in reati di falso che avrebbero realizzato ignoti, qualcuno tra gli ex assessori oggi condannati, chiese le mie dimissioni ed iniziò a pontificare pensando di poter fare il consigliere regionale o assumere ruoli in mia assenza. Oggi, dopo quasi un anno, con un’indagine ancora in corso e al netto della sentenza del Tar Calabria prima, del Consiglio di Stato poi che chiarisce la validità delle elezioni amministrative, sono ancora coercitivamente fuori dalla mia città – aggiunge Castorina – ma coerente con le mie idee e di valori miei in attesa che si faccia verità e giustizia.

Oggi, chi chiese all’epoca le mie dimissioni ovviamente non rese, è stato dimissionato da una sentenza di primo grado che certifica un abuso d’ufficio che chiarisce come la faccia di determinati personaggi è simile ad una parte meno nobile del corpo umano. Il tempo è galantuomo. Garantista sempre, ipocrita mai. Continua a rimanere intatta la mia fiducia nella giustizia e nella magistratura», conclude nel post.