VIDEO | Cinque in carcere e 4 ai domiciliari nell’operazione eseguita dalla polizia di Palmi tra Calabria e Lombardia. Nei guai anche il familiare di un amministratore locale
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Alle prime luci dell’alba la polizia di Palmi, con la collaborazione del personale della Squadra Mobile di Reggio Calabria, Milano e Varese, e col supporto degli equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine di Siderno, hanno arrestato nove persone, cinque tradotte in carcere, uno dei quali già detenuto ed altre quattro poste agli arresti domiciliari, tra i comuni di Seminara, Gioia Tauro, Legnano (MI), Cislago (VA) e Gerenzano (VA).
L’ordinanza di applicazione delle misure cautelari è stata emessa lo scorso 7 ottobre dal gip del tribunale di Palmi, Anna Laura Ascioti, su richiesta del sostituto procuratore della Repubblica di Palmi, Letterio De Domenico, diretta dal procuratore capo Emanuele Crescenti.
Gli arrestati sono accusati di violenza sessuale aggravata, all’epoca dei fatti minorenne, originaria della piana di Gioia Tauro. Le attività investigative, anche col supporto di intercettazioni telefoniche hanno indotto gli investigatori a ritenere che i nove giovani – individuati in F. V. G. 32 anni, I. S. R. L. 21 anni, L. A. 21 anni, O. L. 22 anni, B. V. 21 anni, B. P. 21 anni, M. E. 26 anni, S. P. 26 anni, alcuni dei quali parenti di esponenti di cosche di l’ndrangheta, e P. G. 22 anni, parente di un amministratore locale – abbiano compiuto violenze sessuali di gruppo reiterate sulla ragazza, consumate per quasi due anni, da gennaio 2022 sino agli inizi di novembre 2023.
Le indagini hanno accertato che i nove giovani avevano provato ad individuare altre possibili vittime.
L’operazione si colloca come terza tranche nello stesso filone investigativo in cui sono stati eseguiti quattro arresti di giovani responsabili del reato di violenza sessuale di gruppo aggravata nei confronti di due minorenni della Piana di Gioia Tauro il 15 novembre 2023, e altri quattro arrestati il 21 dicembre 2023, tutti parenti di una delle giovani vittime che avevano provato a far ritrattare la denuncia ad una delle ragazze.
Per questi fatti, oggetto dell’operazione Masnada e Masnada ter, è imminente la celebrazione dell’udienza preliminare davanti al gip, Francesca Mirabelli.