VIDEO | Il piccolo, costretto sulla sedia a rotelle, vive con l’assistenza costante di mamma e papà, ma anche degli operatori che quotidianamente si prendono cura di lui. I genitori da anni hanno fatto richiesta di un alloggio popolare che, nonostante lo scorrimento della graduatoria, tarda ad essere assegnato
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Senza alternative e con l’avviso di sfratto ormai prossimo a diventare esecutivo, il signor Rosario Serpa – padre di Aldo, minore bisognoso di assistenza continua – ha deciso di rivolgersi pubblicamente alle istituzioni, affinché si adoperino per aiutarlo a trovare una soluzione abitativa. Succede a Paola, dove insieme a mamma Marina, papà Rosario da diverso tempo è alla ricerca di un appartamento in grado di soddisfare le esigenze del loro figlio Aldo, un bimbo di dieci anni costretto a muoversi su una sedia a rotelle da una sindrome con cui convive dalla nascita.
Considerato che i termini per l’occupazione della casa attualmente in uso, sono scaduti, e che i proprietari hanno già fatto sapere di non poterli prorogare, entro il prossimo 30 aprile è necessario che la famiglia abbia una valida alternativa, altrimenti il rischio di ritrovarsi in uno stallo al quale ognuno preferirebbe sottrarsi, è altissimo.
«La soluzione potrebbe consistere nello scorrimento della graduatoria per l’assegnazione degli alloggi popolari – ha detto il genitore del piccolo – alla quale siamo iscritti da oltre cinque anni occupando il quinto posto. Da quel poco che mi risulta, negli ultimi anni qualcuno di quelli che mi precedevano ha ottenuto la casa, ma il suo nome in elenco non è stato ancora cancellato. È tutto un disagio – ha concluso Rosario Serpa – che spero possa essere superato nel più breve tempo possibile, perché la nostra famiglia non può permettersi di attendere oltre».