VIDEO | Tra i sottoscrittori del documento anche Emergency e Caritas. L'arteria degradata sita a Gioia Tauro è stata teatro dell'incidente costato la vita al bracciante africano Gora Gassama
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Un documento, sottoscritto anche da Emergency e dalla Caritas diocesana, è stato indirizzato al consorzio Corap per chiedere un intervento risolutivo lungo l'arteria a Gioia Tauro, teatro la scorsa settimana dell'incidente costato la vita a Gora Gassama. La denuncia è stata inoltrata anche al presidente Sergio Mattarella, oltre ai ministri del Lavoro e delle Infrastrutture, esponendo una condizione che fa dire, alla segretaria della Cgil Celeste Logiacco, come si sia di fronte «ad una tragedia annunciata».
Tra i sottoscrittori anche gli avvocati della sezione calabrese di Asgi, una associazione che si occupa della difesa in giudizio dei migranti. «Non è la prima volta che su quell'arteria si verificano incidenti - spiega l'avvocato Maria Corio - ed è per questo che chiediamo con forza che vengano presi dei provvedimenti, valutando inoltre se vi siano gli estremi per una rivalsa in sede giudiziaria».
Al di là delle indagini sull'auto pirata che ha investito il bracciante maliano, i 3 occupanti sono stati fermati e rispondono di omicidio stradale e omissione di soccorso, c'è un problema storico lungo quella strada, nevralgica nel distretto portuale-industriale di Gioia Tauro, destinataria di un finanziamento di 6milioni di euro non utilizzato ancora. «È gravissimo - sostiene Logiacco - se, come sembra, il Corap in questi giorni non ha inteso dare alcuna spiegazione ai sindaci. Noi crediamo che questa deve essere l'occasione per dare decoro ad una zona industriale di servizio al porto container più grande del Mediterraneo».