Nella giornata di ieri, su sollecitazione delle organizzazioni sindacali nazionali, si è svolto un incontro con la società Rfi (Rete ferroviaria italiana) per discutere delle misure intraprese in seguito all'incidente ferroviario avvenuto il 28 novembre a Thurio e alla collisione tra due treni avvenuta tra le stazioni di Forlì e Faenza il 10 dicembre. Il direttore di Direzione investimenti di Rfi ha fornito informazioni dettagliate sulle iniziative adottate per l'eliminazione dei passaggi a livello e l'implementazione di sistemi tecnologici di protezione per prevenire incidenti. Attualmente, sulla rete ferroviaria sono presenti complessivamente 4.135 passaggi a livello, di cui 455 sono in fase di consegna ai privati e tutti interessati da un piano di soppressione definitiva.

Il programma di soppressione e attrezzaggio dei passaggi a livello è stato elaborato da Rfi in collaborazione con l'Università della Sapienza, utilizzando un algoritmo basato su criteri di priorità che considerano vari fattori di rischio e di contesto. Rfi ha presentato un dettaglio delle soppressioni avvenute negli anni precedenti e gli obiettivi futuri, prevedendo un aumento costante degli interventi fino a circa 260 unità all'anno a partire dal 2026. Il direttore della Direzione operativa Infrastrutture ha esposto il piano di attrezzaggio con la tecnologia PAI-PL (protezione automatica integrativa), coinvolgendo complessivamente 3.300 passaggi a livello. 

Il cronoprogramma prevede l'attrezzaggio di 200 passaggi a livello nel 2024, salendo a 400 passaggi a livello nel 2025, grazie alla disponibilità di più aziende omologate e al recente bando di gara del valore di 494 milioni di euro. Nonostante l'apprezzamento per la chiarezza espositiva, le organizzazioni sindacali nazionali hanno ribadito la necessità di accelerare il piano di soppressione dei passaggi a livello, suggerendo il coinvolgimento di Ansfisa e di tutti gli Enti interessati. Inoltre, è stata sottolineata l'importanza di utilizzare forme innovative di comunicazione per sensibilizzare l'utenza e implementare deterrenti come sistemi automatici di rilevazione delle infrazioni stradali.