L’Ateneo del capoluogo regionale vuole fare il bis dopo il corso inaugurato a Cosenza che ha creato forti tensioni con l’Unical. Ma è corsa contro il tempo perché il mandato di De Sarro è in scadenza. Resta fuori Reggio Calabria che non ha un policlinico
Tutti gli articoli di Cronaca
PHOTO
C’è grande fermento in queste ore nel mondo accademico calabrese. Qualcuno da Catanzaro deve aver pensato che non c’è due senza tre. Così, dopo aver a lungo contrastato la nascita di un corso di Medicina a Cosenza sostenendo che bastava la Magna Grecia e che in fondo Cosenza e Catanzaro distano solo 100 km, oggi ha optato per l’apertura di una terza facoltà. L’idea è quella di realizzarla a Crotone e di farlo grazie ad una convenzione fra la Magna Grecia e l’ateneo privato Link.
Il nome ai calabresi non è certo nuovo, visto che qualche giorno fa la Procura di Roma ha messo agli arresti domiciliari Carlo Maria Medaglia, il manager che Roberto Occhiuto aveva scelto solo due giorni prima come nuovo commissario Arpacal, accusato di frode tributaria per fatti che si sono consumati proprio quando era docente e prorettore della stessa università privata.
Ai domiciliari | Arrestato il neo commissario dell’Arpacal Carlo Maria Medaglia: è accusato di frode tributaria per 24 milioni
Le accuse riguardano finti progetti di ricerca, che sarebbero stati creati ad arte per frodare il fisco. Allo stesso Medaglia sono stati sequestrati circa 24 milioni di euro ovvero il presunto ammontare della truffa. Insieme a lui sono indagate altre 28 persone e 20 società. C’è da dire che l’ateneo privato romano ha subito diffuso una nota in cui si è chiamato fuori da questa vicenda definendosi parte lesa e pronta a costituirsi parte civile nell’eventuale processo.
Detto questo, però, va aggiunto pure che Link University è ateneo strettamente socio-umanistico, privo di particolare esperienza/competenza medica e scientifica, e senza docenti di area medica. Proprio per ovviare a questo problema, la Link ha sottoscritto una convenzione con l’Umg nella quale si legge che “La LINK si impegna, a reclutare e mettere a disposizione degli istituendi Corsi di studio: 10 Professori di Prima fascia, di cui almeno 6, individuati congiuntamente dai due Atenei, svolgeranno il proprio impegno didattico e di ricerca presso entrambe le Università. Non solo ma si impegna anche a riconoscere ai Docenti UMG che espleteranno l’attività didattica nella sede di Crotone, un rimborso spese forfettario per ogni giornata (che preveda almeno quattro ore di impegno) pari a 550 euro lorde” che vanno ovviamente ad aggiungersi allo stipendio ordinario.
Ma la cosa curiosa non è tanto il compenso e la necessità di reclutare “formatori”. Quello che ha fatto saltare tutti sulla sedia sono le tempistiche di questa operazione che da Catanzaro vorrebbero chiudere in tutta fretta.
Il rettore dell’Umg, Giovambattista De Sarro, nella sua qualità di presidente del Coruc (il comitato regionale di coordinamento delle università) ha convocato ad horas una riunione dell’organismo (l’appuntamento è fissato per martedì). Nell’ordine del giorno al secondo punto si legge proprio “discussione sull’attivazione di nuovi corsi di laurea per l’anno accademico 2023/2024".
Dal mondo accademico fanno rivelare come questa procedura sia abbastanza irrituale perché di prassi il Coruc deve esprimersi sul fabbisogno complessivo di formazione delle università calabresi e raccogliere tutte le nuove proposte per valutarle insieme. Per questo argomenti del genere vengono sempre trattati a Dicembre (come l'anno scorso), a ridosso delle scadenze ministeriali. E se Reggio volesse aprire Medicina, o l'Unical Fisioterapia? Potrebbe essere davvero azzardata una valutazione anticipata avulsa dal contesto accademico regionale.
La polemica | Il rettore De Sarro: «Senza l’università di Catanzaro, Cosenza non avrebbe neanche il corso di medicina digitale»
C’è anche chi fa notare che De Sarro è in scadenza. A fine mese, difatti, scade il suo mandato sia come Rettore sia come Presidente del Coruc. Fra l’altro da Catanzaro dicono che questa convenzione sia stata firmata da De Sarro senza passare né dal Senato Accademico né dal Cda. Insomma De Sarro come presidente del Coruc ha convocato, il 19 ottobre, in tutta fretta una riunione dell’organismo per il 24 ottobre. Poi ha firmato, nelle vesti di Rettore, un decreto d’urgenza il 20 di ottobre, ovvero il giorno dopo la convocazione del Coruc, in cui avvia i corsi di Medicina e Chirurgia, Infermieristica e Fisioterapia.
La vicenda dicevamo ha creato grande fermento per un’operazione che, come dicevamo, con un colpo, cancella tutte le argomentazioni usate fino a poco fa, contro l’apertura di Medicina a Cosenza. Prima si era detto che due Facoltà erano troppe per la popolazione calabrese. Adesso invece ne propone una terza con il supporto fondamentale di un privato e lo fa su Crotone che dista solo 70 km da Catanzaro. Usando il parametro geografico, la priorità dovrebbe senz'altro andare a Reggio Calabria, piuttosto che a Crotone che resta comunque in mezzo a Catanzaro e Cosenza ed è coperta da entrambe. Peraltro, Reggio potrebbe contare sull'ospedale GOM, che offre maggiori garanzie per la formazione assistenziale rispetto a Crotone.
Università | Medicina anche a Reggio? Il Rettore mette le mani avanti: «Sì, ma l’iter è complesso»
Vedremo come andrà a finire questa partita e soprattutto sarà interessante conoscere la posizione del presidente della giunta regionale, Roberto Occhiuto, che è membro di diritto del Coruc. Fra l’altro nel decreto d’urgenza del Rettore De Sarro si parla di incontri avuti con rappresentanti della Regione, rappresentanti dell’Umg e della stessa Link. Va bene che i medici servono come il pane ma basta questa circostanza per avviare una soluzione del genere?