Posizioni distanti tra il capogruppo dem in Consiglio regionale e il primo cittadino del capoluogo calabrese, che chiede al presidente Occhiuto anche di accelerare sulla istituzione dell’Azienda unica universitario-ospedaliera Renato Dulbecco (ASCOLTA L'AUDIO)
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La decisione del Coruc, la consulta dei Rettori calabresi guidata dal Magnifico della Magna Grecia De Sarro, di aprire i corsi di laurea in Medicina all’Unical ha scatenato una ridda di polemiche. È soprattutto Catanzaro a gridare allo scippo, parlando di una inutile duplicazione di funzioni degli atenei calabresi. Chiunque avvii la polemica parte da una premessa molto chiara: non è campanile. Eppure a ben guardare pare che proprio di questo si tratti, infatti le posizioni vanno oltre gli schieramenti politici. Basti vedere in casa Pd. Qui le posizioni si diversificano in base alla residenza anagrafica.
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Così ieri il capogruppo regionale, Mimmo Bevacqua, ha difeso a spada tratta la scelta dei Rettori, sottolineando come questa non tolga nulla ad alcuno piuttosto finirà per aumentare l’offerta formativa. «Se è vero, com’è vero - scrive Bevacqua - che la Calabria è attualmente sottodimensionata per quanto attiene al numero di sedi di Medicina rispetto agli abitanti; se è vero, com’è vero, che i posti Unical saranno aggiuntivi; allora, c’è soltanto da ringraziare chi tanto si è speso per raggiungere questo traguardo e chiedere alla politica calabrese di fare il proprio dovere per la realizzazione del nuovo policlinico universitario. Mi rivolgo, innanzi tutto, al Presidente e Commissario Occhiuto: avvii un’interlocuzione serrata con i Comuni e, con la medesima volontà già dimostrata in altre circostanze, guidi il necessario processo di convergenza verso una soluzione che, a questo punto, si presenta obbligata».
Un ragionamento che ha fatto anche Carlo Guccione nell’intervista rilasciata alla nostra testata. Ma è questa la posizione del partito?
Il dubbio nasce spontaneo se leggiamo, invece, le dichiarazioni di Nicola Fiorita, sindaco di Catanzaro e, per inciso, docente proprio all’Unical. Il sindaco si chiede come mai il presidente Occhiuto non abbia ancora firmato il protocollo d’intesa Regione-Università per dare vita all’Azienda unica universitario-ospedaliera 'Renato Dulbecco'. «La nascitura azienda, forte dei suoi 885 posti letto, di un secondo pronto soccorso e di un Irccs per la medicina di precisione, - ricorda Fiorita - irrobustirebbe la Facoltà di medicina, fornendo agli studenti e ai ricercatori gli spazi, le risorse e le tecnologie per un’alta qualità formativa. La 'Dulbecco' diventerebbe così il principale polo sanitario della Calabria e renderebbe ancora più inutile la duplicazione della Facoltà di medicina a Cosenza dove, peraltro, non esiste un Policlinico di riferimento e l’ospedale dell’Annunziata non sembra in grado, per i suoi gravi problemi logistici, di supportare un’attività didattica e formativa così importante».
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Insomma per Fiorita Cosenza, fra le altre cose, non avrebbe una infrastrutturazione sanitaria adeguata per sostenere il corso di Medicina, nonostante l’iter per la realizzazione del nuovo ospedale bruzio da questa vicenda potrebbe conoscere la necessaria accelerazione.
«La nuova Azienda 'Dulbecco' - continua Fiorita - ha bisogno di più spazi e crediamo che la somma destinata dalla Regione al 'nuovo ospedale di Catanzaro' appaia insufficiente e sicuramente molto inferiore a quella destinata al 'nuovo ospedale di Cosenza', parliamo di ben 500 milioni di euro. Quanto al poderoso piano di investimenti per le Scuole di specializzazione dell’UMG, annunciato dal presidente Occhiuto, attendiamo ovviamente di conoscerne i dettagli e gli importi».
Insomma Fiorita pare sentire puzza di bruciato negli accordi venuti fuori dalla riunione del Coruc che ha stabilito una sorta di contrappeso all’apertura di Medicina all’Unical attraverso l’autorizzazione di sette nuovi corsi di laurea a Catanzaro e la realizzazione di un ospedale veterinario e un centro di ricerca.
«Rispetto alla decisione adottata dal Coruc, la nostra posizione non cambia - ribadisce Fiorita - Noi riteniamo sbagliata, inutile e giuridicamente discutibile l’istituzione della seconda Facoltà di medicina all’Unical e la contrasteremo in tutte le sedi. Solo a bocce ferme, si potrà discutere di un nuovo assetto del sistema universitario calabrese che non dovrà vedere – e in questo siamo d’accordo con il presidente Occhiuto – rendite di posizione».