L’ex primo cittadino Alessandro Doria avrebbe chiesto 80mila euro per approvare in Consiglio comunale un atto necessario al completamento del progetto
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Resta immutata la misura cautelare per l'ex sindaco del comune di San Vito sullo Ionio, Alessandro Doria, coinvolto in una inchiesta istruita dalla Procura di Catanzaro su presunte richieste di mazzette per la costruzione di un parco eolico sul territorio comunale.
La seconda sezione penale del Tribunale di Catanzaro ha questa mattina rigettato l'appello proposto dalla Procura avverso l'ordinanza con cui il Gip aveva sostituito la misura cautelare degli arresti domiciliari con quella del divieto di dimora nella provincia di Catanzaro. Rimane, dunque, il divieto di dimora.
Alessandro Doria, difeso dall'avvocato Antonio Lomonaco, risponde del reato di istigazione alla corruzione e di corruzione per aver chiesto ad una società veneta incaricata di realizzare un parco eolico a San Vito sullo Ionio la somma di 80mila euro per approvare in Consiglio comunale lo svincolo demaniale sugli usi civici. Provvedimento necessario per il completamento del progetto.