I finanzieri hanno riscontato l’assenza del contrassegno di Stato e quantitativi di nicotina superiori rispetto a quanto stabilito dalle leggi doganali. Per due esercizi commerciali la licenza è stata sospesa
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Sequestrati oltre 220mila prodotti tra sigarette elettroniche, filtri e cartine a Cirò Marina. Le attività sono state portate avanti dai finanzieri del Comando provinciale di Crotone nell’ambito della lotta al contrabbando delle sigarette elettroniche monouso, meglio note come “e-cig”. Il loro fenomeno di vendita è in rapida ascesa: da qualche tempo, esse rappresentano una vera e propria moda e con grande facilità, anche attraverso l’impiego di market virtuali, riescono ad entrare nel mercato legale, dove vengono vendute direttamente ai giovani consumatori che così fanno un uso eccessivo di nicotina.
In particolare, le Fiamme Gialle della Tenenza di Cirò Marina hanno ispezionato diversi esercizi pubblici di commercio al dettaglio di prodotti per fumatori e di generi di monopolio, ubicati nel territorio del Crotonese. I diversi controlli hanno consentito di sottoporre a sequestro penale e/o amministrativo, in relazione alla quantità di nicotina di volta in volta riscontrata, oltre 220.000 pezzi, tra sigarette elettroniche, filtri e cartine, posti in vendita in assenza della prescritta autorizzazione dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli.
L’assenza del previsto contrassegno di Stato ed il quantitativo di nicotina riscontrato nelle e-cig sequestrate hanno determinato l’applicabilità della disciplina sanzionatoria penale prevista dal Testo Unico delle Leggi doganali per contrabbando di tabacchi lavorati esteri. Infatti, la normativa speciale di settore prevede l’integrazione dell’illecito penale nel caso in cui le condotte di detenzione e vendita di t.l.e. interessino un quantitativo superiore ai 10 chilogrammi. Per tale ragione, i finanzieri hanno proceduto alla denuncia di un soggetto alla Procura della Repubblica di Crotone per il reato di contrabbando e vendita di generi di monopolio senza autorizzazione, nonché alla segnalazione di due rivenditori all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli per l’applicazione di sanzioni amministrative fino ad un massimo di 450.000 euro e la sospensione della licenza di 2 esercizi commerciali per un periodo non inferiore a 5 giorni e non superiore ad un mese.