VIDEO | Nove le classi del liceo scientifico alle prese con gli esami di Stato, cinque le commissioni esaminatrici. Ragazzi ansiosi prima di entrare e chi ha finito esulta: «Ora si festeggia e poi il meritato riposo»
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Roberto è arrivato prestissimo: alle 7.30 era già lì, con in mano i suoi appunti, davanti al cancello del liceo scientifico Filolao di Crotone. Oggi ha l’esame di maturità ed è tesissimo, non ha voglia, per ora, di parlare: «Devo ripetere». Sarà il primo del suo gruppo, composto da cinque studenti, a presentarsi davanti alla commissione. Sono nove le classi quinte dell’istituto impegnate con gli esami di Stato, cinque le commissioni che avranno il compito di esaminarli. I maturandi arrivano scaglionati, sono previsti diversi orari per ciascuno e gli ingressi sono divisi in base alle sezioni. L’uscita è separata.
Mamme e nonne in attesa
Anche Michela è la prima del suo gruppo: «Sento un’agitazione grandissima. Ho studiato tanto, mi sono impegnata al massimo, sperando che il mio lavoro venga premiato». Accanto a lei la madre, che ha voluto accompagnarla: «Sono emozionatissima come se dovessi fare anche io l’esame. È stato un anno difficile per questi ragazzi, privati di tante cose. In questi ultimi giorni era molto stressata, ma stamattina spero si liberi così almeno si rilassa e va un po’ al mare».
Antonella è emozionatissima, ha studiato tanto: «Vediamo come andrà - ci dice con la voce tremolante – Sono stati due anni difficili, quarto e quinto. Abbiamo forse perso gli anni più belli». Agitata anche la madre, che è con lei.
Nel cortile, c'è una studentessa accompagnata dalla nonna: «Mia nipote è molto emozionata, sono qui per darle man forte. Consigli? Di stare serena e rilassata e tutto andrà bene».
L’agitazione prima dell’esame
Quasi tutti si sono svegliati prestissimo, questa mattina: «Io non ho dormito. Troppa ansia» ci dice più di qualcuno. «Per fortuna io sono riuscito ad addormentarmi presto per arrivare qui riposato» aggiunge un altro studente che si appresta a raggiungere i suoi compagni.
All’istituto tecnico commerciale Lucifero-Ciliberto, sono tre le classi quinte impegnate con gli esami di maturità, due le commissioni al lavoro. Nell'atrio, una ragazza attende il suo turno, visibilmente agitata: «Come ho trascorso la notte? A ripassare: dopo aver studiato tutto, ieri sera ho avuto un vuoto di memoria, come se non ricordassi più nulla. Ce l’ho anche ora» ci dice.
«È stata davvero dura, per loro e per noi però ne stiamo venendo a capo. Alla fine uscirà fuori quello che è il loro intero percorso di studio e di vita. Noi siamo stati vicini ai ragazzi e loro sono stati vicini a noi» ci confida la professoressa Caterina Via.
Fiori e lacrime di gioia
Alle 8.30 i primi ragazzi entrano in classe. Fuori arrivano altri studenti, mentre gli accompagnatori fremono. Le mamme di Michela e Antonella approfittano della lunga attesa (l’esame durerà un’oretta) per andare a comprare dei fiori. Intorno alle 9.30, le due ragazze escono quasi in contemporanea, accolte dall’inatteso omaggio floreale e da un lungo abbraccio. «Mi aspettavo di peggio, invece è andata benissimo» ci dice la prima. «È andata bene, ho risposto a tutte le domande, che erano abbastanza semplici, per fortuna» conferma anche la seconda, sorridendo.
Esce anche Roberto, che ora ha voglia di raccontarci come si sente: «L’ansia mi stava logorando, ho ripassato per tutto il tempo. Mi sono rilassato quando ho visto i miei professori e sono partite le chiacchierate. Sono entrato ansioso, ne sono uscito rilassato».
Ora tutti hanno un solo desiderio: «Festeggiare e goderci un po' di meritato riposo».