VIDEO | Il parlamentare è stato festeggiato nel suo paese d’origine: «Non dimenticherò mai chi sono e da dove vengo»
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«A Bologna devo la mia crescita professionale, lavorativa e politica. A Milano ed agli amici che mi hanno sostenuto, devo la mia elezione a senatore della Repubblica. Ma le mie radici le devo alla Calabria, alla Locride, ed in particolare a Martone». Così Marco Lombardo ha commentato nella sua Martone l’esperienza che lo ha portato ad essere eletto in Senato nel gruppo parlamentare di Azione-Italia Viva. Figlio di Vincenzo, già Procuratore della Repubblica di Catanzaro, adesso in pensione, e della professoressa Irma Circosta, ha vissuto a Martone e studiato in Calabria fino all’età di 18 anni per poi trasferirsi a Bologna, dove attualmente vive e lavora nel mondo accademico. Per lui, rientrato per qualche ora nei luoghi della sua infanzia, tanti abbracci, applausi e targhe ricordo.
«Sono orgoglioso di poter rappresentare una comunità onesta e laboriosa che studia, fatica e lavora, ed un territorio che, pur con tante difficoltà, merita di essere rappresentato in modo diverso dai soli fatti di cronaca – ha detto il giovane senatore a margine di un’iniziativa pubblica in suo onore - Sono stato onorato e felice di tutto questo affetto: ringrazio tutti i sindaci della locride che hanno partecipato, il sindaco di Martone e tutta la comunità martonese. Con la promessa che, come sempre, ovunque andrò non dimenticherò mai chi sono e da dove vengo».
Il suo ritorno nel piccolo borgo della vallata del Torbido, vestito a festa per la sagra della castagna, è stato emozionante anche per i tanti concittadini che lo hanno visto crescere e che adesso ripongono in lui tante speranze. «Oggi è una giornata storica per Martone perché uno dei suoi cittadini più illustri, il professore Marco Lombardo, è diventato senatore della Repubblica. L’elezione del giovane politico – ha aggiunto il sindaco Giorgio Imperitura – è per la nostra comunità motivo di vanto e orgoglio. E’ per questo che sentiamo il dovere, come amministrazione comunale e a nome di tutti i martonesi, di rivolgere a Marco l’augurio di buon lavoro».