Il legale del professionista imputato nel processo con rito abbreviato ricorda i giudizi del Tribunale del riesame sul collaboratore di giustizia. E sulla presunta estorsione per l'appalto all'ospedale di sottolinea: «La Procura non l’ha mai contestata, in quel periodo nessuna gara»
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Riceviamo e pubblichiamo la nota dell'avvocato Michelangelo Miceli, difensore dell'avvocato Francesco Sabatino.
Nell’interesse dell’avvocato Francesco Sabatino, imputato nel giudizio abbreviato dell’operazione Maestrale, riteniamo doverose alcune precisazioni rispetto all’articolo pubblicato in data odierna circa gli esiti del controesame effettuato da alcuni colleghi nei confronti del collaboratore di giustizia Andrea Mantella.
Ancora una volta si preferisce utilizzare titoli “a effetto” facendo riferimento ad una presunta estorsione all’Ospedale sicuramente citata dal collaboratore, ma nemmeno lontanamente contestata dall’Ufficio di Procura.
Al contrario, l’immediato riferimento nell’articolo alla circostanza che Mantella e l’avvocato Sabatino siano coimputati nel giudizio abbreviato rappresenta un dato fuorviante atteso che l’imputazione non riguarda questa vicenda ma altra ipotesi (pure questa vagliata negativamente dal Riesame).
Ciò avrebbe potuto indurre il giornalista a una verifica più rigorosa atteso che il fascicolo processuale è nella sua disponibilità e potendo agevolmente constatare che quanto riferito dal collaboratore Mantella sia stato clamorosamente smentito non risultando alcun appalto nel periodo di riferimento, circostanza documentata attraverso un accesso agli atti effettuato presso l’Asp di Vibo Valentia.
La circostanza conferma semmai l’evidente inattendibilità di Mantella che, rispetto alla posizione dell’avvocato Sabatino, è stato bocciato per ben due volte dal Tribunale del Riesame anche nel recente giudizio di rinvio nel quale pur a fronte degli approfondimenti effettuati dall’Ufficio di Procura è stato ribadito il giudizio di inattendibilità nei riguardi del collaboratore.
Auspichiamo un approccio più critico da parte del giornalista, soprattutto di fronte a vicende che, pur facendo parte del narrato di un collaboratore che non ha fatto mistero dell’astio nutrito nei riguardi dell’avvocato Sabatino (circostanza riconosciuta dal Riesame), non hanno superato il vaglio dell’Ufficio di Procura poiché non contestate.
Prendiamo atto delle precisazioni della difesa dell’avvocato Sabatino ma ribadiamo di avere riportato rigorosamente quanto avvenuto nel corso di una udienza pubblica, la cronaca della quale non ci obbliga a dover ripercorrere tutto l'iter processuale di un imputato. (ale. tru.)