VIDEO | Il primo cittadino Giuseppe Pipicella: «Vorrei che almeno il sacrificio di questa madre e dei suoi figli possa spingere finalmente alla messa in sicurezza di questa strada» (ASCOLTA L'AUDIO)
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Nel giorno dopo il drammatico incidente avvenuto sulla strada provinciale che collega Bovalino e Natile di Careri, nella Locride, un’intera comunità piange la scomparsa delle tre giovani vite spezzate improvvisamente, una mamma (Caterina Pipicella, 39 anni) e i due figli (Giusy e Giovanni, 13 e 10 anni). La macchina su cui stavano viaggiando in direzione Bovalino è precipitata - dopo una curva - in una scarpata di circa 3 metri finendo nell’alveo di una fiumara.
In corso di accertamento le cause che hanno portato all'incidente, ciò che è certo, però, è che in quel tratto mancava la protezione di un guardrail e che la forte pioggia aveva reso particolarmente scivolosa la strada.
Dolore senza fine | Careri piange mamma Caterina e i suoi bambini morti in un incidente, proclamato il lutto cittadino
Sul tragico episodio di ieri ed in merito alla situazione critica della SP-Dir Bovalino - Natile Nuovo, sulla quale negli ultimi anni si sono succeduti con notevole frequenza sinistri stradali, si è espresso oggi il primo cittadino di Careri Giuseppe Pipicella (stesso cognome ma nessun rapporto di parentela con la donna deceduta nell'incidente ndr).
«Quello che ha subito ieri la mia comunità è indescrivibile. La vita nella mia comunità si è fermata. La riflessione su questa ennesima tragedia mi porterebbe a non andare oltre la fase emozionale. Ma io come amministratore, come persona che ha vissuto lo stesso dramma di questa famiglia, non solo mi trova vicino al dolore della famiglia ma mi trova perfettamente coinvolto».
«Da quando sono sindaco - ha spiegato -, mi ritrovo a contare ben nove morti lungo questa arteria. Vorrei che almeno il sacrificio di questa mamma, con i suoi due bambini, possa essere un motivo per cui chi di competenza prenda effettivamente a cuore la situazione di questa strada. Ripeto, Natile ha già perso su questa strada 9 vite umane, perlopiù giovani».
«I politici si fanno vedere in occasione di qualche consultazione elettorale, promettono, ma di fatto è una strada nata negli anni ‘60 per la sensibilità dell’onorevole Giacomo Mancini - allora Ministro dei lavori pubblici - ma dopo di lui non abbiamo avuto la fortuna di incontrare dei politici che avessero saputo capire l’importanza di questa strada, che avrebbe potuto costituire un mezzo efficacissimo per congiungere Jonio e Tirreno».
«Io mi auguro - ha concluso Pipicella - che gli organismi di governo regionale e nazionale sappiano coinvolgere l’Anas facendo in modo soprattutto che non si registrino più questi tragici eventi e che questa strada abbia un ruolo importante per lo sviluppo del nostro territorio».