Ha destato sgomento e indignazione la morte avvenuta la vigilia di Natale di Caterina Giovinazzo, la donna di 88 anni originaria di Gioia Tauro e residente da tempo a Camporosso (Imperia), che era ricoverata in ospedale dopo aver ricevuto una bolletta dell'acqua da capogiro (15.339 euro) per un errore, poi ammesso dalla stessa società che gestisce il servizio, l'Iren.

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«Apprendo dalla famiglia, da chi vive più vicino a lei, che il tutto sarebbe dovuto allo stato di agitazione conseguente al prelievo sul conto corrente alle porte delle festività natalizie – afferma una parente di Gioia Tauro dell’anziana donna deceduta -. C’è grosso rammarico, perché lei era certa di non aver fatto quei consumi, poiché la metratura della casa neanche lo permetteva. Si è sentita male dopo aver ricevuto la fattura esorbitante e aver scoperto che dal conto gli erano già stati prelevati dei soldi in automatico dalla banca. Il figlio gli disse di stare tranquilla, poiché si sarebbero attivati per far rettificare la fattura, cosa che poi è accaduta, infatti è stato rilevato un consumo di soli 55 euro. Ma lei, presa dal panico, è andata a finire in ospedale. La situazione sembrava si stesse stabilizzando e che lei stesse recuperando, invece precipita all’improvviso e muore la vigilia di Natale. Un destino atroce, dispiace ancor di più quando si viene a sapere che si trattava di un errore».

Le esequie della donna si sono svolte, ieri, 28 dicembre, alla presenza di circa duecento persone, nella chiesa di San Marco Evangelista a Camporosso, il piccolo centro della Val Nervia dove abitava.