Lo scorso venerdì pomeriggio i carabinieri della stazione di Isca Marina hanno tratto in arresto, in flagranza di reato Antonio Ventura, Antonella e Giovanni Melina, rispettivamente, di 35, 20 e 24 anni, tutti originari di Girifalco, ritenuti responsabili di rapina impropria.

 

L’aggressione

In particolare, nella tarda mattinata di venerdì un giovane di 28 anni si è presentato presso il comando stazione carabinieri di Soverato, denunciando che, poco prima, in via Trento e Trieste, due uomini e una donna dopo averlo minacciato e percosso ripetutamente, utilizzando anche una roncola e un cavo elettrico lungo circa 15 metri, gli avevano sottratto un telefono cellulare, un portafoglio contenente 150 euro in banconote di vario taglio ed altri effetti personali, dileguandosi poi repentinamente a bordo di una Toyota Aygo. A questo punto, la malcapitata vittima è stata trasportata e visitata presso l’ospedale di Soverato, ove le sono state diagnosticate delle lievi lesioni, giudicate guaribili in pochi giorni.

 

L’arresto

Nel frattempo, grazie alla tempestiva segnalazione telefonica effettuata dai militari della stazione carabinieri di Soverato, sono state diramate le ricerche, che hanno consentito ai colleghi della stazione di Isca marina, guidati dal luogotenente Vitaliano Mercurio, di individuare e bloccare il gruppo, mentre transitavano sulla SS 106, proprio all’altezza del comune di Isca sullo Jonio. Nella circostanza, l’accurata perquisizione personale e veicolare eseguita dai militari ha permesso di rinvenire e sequestrare il materiale sottratto e l’arma utilizzata per perpetrare la rapina alla vittima e, conseguentemente, di trarre in arresto i tre soggetti con l’accusa di rapina impropria. Nella giornata odierna, il G.I.P. presso il Tribunale di Catanzaro ha convalidato gli arresti, disponendo la misura cautelare degli arresti domiciliari per tutti gli indagati.

 

l.c.